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Denominazione CENTRO AFFIDI - ASL di Brescia
Forma Giuridica Ente Pubblico
Tipologia del servizio Servizio di assistenza e sostegno , Servizio tutela
Descrizione del servizio Il Centro Affidi persegue l'obiettivo di garantire al minore, attraverso un affidamento familiare, il diritto di vivere in un ambiente educativo adatto alle sue esigenze, dando quindi alla sua famiglia d'origine la possibilità di riorganizzarsi ritrovando o acquisendo quelle risorse affettive o educative che sono mancate per differenti motivi.
L'affido familiare può essere realizzato per minori da 0 a 18 anni. In realtà la maggior parte dei ragazzi per i quali si cerca una famiglia affidataria ha un'età compresa tra i 7 e i 12 anni.
L'affido è aperto a tutti perchè si realizza per bambini che hanno già una famiglia.
In particolare, il Centro Affidi opera nel seguente modo:
- sostiene la famiglia d'origine nel progetto di recupero delle proprie capacità genitoriali;
- valuta e seleziona le famiglie, le coppie o i singoli che desiderano intraprendere la strada dell'affido familiare;
- affianca e sostiene le famiglie affidatarie nello svolgimento del proprio compito, attraverso la consulenza degli operatori e la partecipazione a gruppi di auto/mutuo aiuto;
- sostiene il minore nel percorso dell'affido.
Le figure professionali presenti nel servizio sono assistenti sociali e psicologi.
Attualmente nell'ASL di Brescia sono in affido 293 minori. Ogni anno vengono attivati circa 70 affidi.
Per maggiori informazioni e consulenze è possibile telefonare direttamente al Centro Affidi il lunedì dalle 9 alle 12 e il giovedì dalle 14 alle 16.
A chi è rivolto Adulti , Famiglie , Genitori
Con quali obiettivi Accoglienza , Assistenza , Consulenza , Educazione , Informazione , Supporto e sostegno , Tutela
Tipologia di intervento Accoglienza , Assistenza , Counseling , Informazioni
Luoghi dell'attività Brescia
Accesso Per diventare affidatari è necessario seguire un percorso di conoscenza reciproca tra gli operatori del Centro Affidi e coloro che desiderano provare questa esperienza: vi è un primo colloquio informativo sull'affido familiare al quale seguono più incontri con l'assistente sociale e lo psicologo al fine di fare una valutazione e un approfondimento dei motivi che portano la/le persona/e ad intraprendere la strada dell'affido. Successivamente viene fatta una vista domiciliare presso la futura famiglia affidataria e infine, prima della valutazione finale, è richiesta la partecipazione ad un gruppo di sostegno (persone affidatarie che stanno già vivendo questo tipo di esperienza).
Eventuali convenzioni e collaborazioni Esiste una collaborazione con il Nucleo Tutela Minori dell'ASL al fine di tutelare il diritto del minore a vivere in un ambiente educativo ageduato alle sue esigenze psico-fisiche.


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