Sede di Brescia,
anno accademico 2000/2001 

UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE 

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GUIDA DELLA FACOLTA' DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE

Piani di studio,programmi dei corsi 

Diploma universitario in
Servizio Sociale
 

INDICE

PRESENTAZIONE
La Facoltà di Scienze della formazione
Il Diploma universitario in Servizio sociale

PIANI DI STUDIO E PROGRAMMI DEI CORSI
Norme generali sui piani di studio
Insegnamenti teorici e metodologici
Tirocinio professionale:tirocinio sul campo e guida al tirocinio
Piano di studio

Insegnamenti teorici e metodologici
1.Antropologia culturale (semestrale):Prof.ANNA CASELLA PALTRINIERI
2.Bioetica (annuale):Prof.MARIA LUISA DI PIETRO
3.Diritto del lavoro (semestrale):Prof.ANDREA BOLLANI
4.Diritto di famiglia (semestrale):Prof.ADELE QUARONI
5.Diritto penale (semestrale):Prof.LUCIANO EUSEBI
6.Diritto privato (semestrale):Prof.ADELE QUARONI
7.Diritto pubblico (semestrale):Prof.SIMONA ARDESI
8.Educazione degli adulti (semestrale)
9.Etica sociale (semestrale):Prof.GIAMPAOLO COTTINI
10.Legislazione minorile (semestrale):Prof.LUCIANO EUSEBI
11.Medicina sociale (annuale):Prof.ROBERTA CHIESA
12.Metodi e tecniche del servizio sociale I (annuale):Prof.ELISABETTA BIANCHI
13.Metodi e tecniche del servizio sociale II (annuale):Prof.FRANCESCA MERLINI
14.Metodi e tecniche del servizio sociale III (annuale):Prof.SIMONETTA FILIPPINI
15.Metodologia e tecnica della ricerca sociale (annuale):Prof.ADRIANA ROSAS
16.Neuropsichiatria infantile (semestrale):Prof.EUGENIO MENEGATI
17.Organizzazione dei servizi sociali (annuale):Prof.FRANCESCO BELLETTI
18.Organizzazione dei servizi sociali II (semestrale): Prof.MARIA PAOLA MONOLO
19.Pedagogia sociale (semestrale):Prof.LUIGI PATI
20.Pedagogia speciale (semestrale):Prof.LUIGI D'ALONZO
21.Politica sociale I (annuale):Prof.AGOSTINO ZANI
22.Politica sociale II (annuale):Prof.FLORIANO POFFA
23.Principi e fondamenti del servizio sociale (annuale):Prof.MARIA VITTORIA BOMBARDIERI
24.Psicologia del lavoro (semestrale):Prof.NICOLETTA MARITAN
25.Psicologia dello sviluppo (annuale):Prof.RUGGERO MASSARDI
26.Psicologia dello sviluppo II (semestrale):Prof.RUGGERO MASSARDI
27.Psicologia sociale (annuale):Prof.MARCO FARINA
28.Psicologia sociale II (semestrale):Prof.MARCO FARINA
29.Psicologia sociale della famiglia (semestrale):Prof.VITTORIO CIGOLI
30.Psicopatologia generale (semestrale):Prof.CLAUDIO GHIDELLI
31.Sociologia (annuale):Prof.PIERFRANCO BRUNORI
32.Sociologia dell'educazione (semestrale):Prof.MADDALENA COLOMBO
33.Sociologia dell'organizzazione (semestrale):Prof.MASSIMILIANO MONACI
34.Sociologia della devianza (semestrale):Prof.DANIELA CASTELLI
35.Sociologia della famiglia (semestrale):Prof.DONATELLA BRAMANTI
36.Sociologia delle comunicazioni di massa (semestrale):Prof.CRISTIANA OTTAVIANO
37.Storia contemporanea (semestrale):Prof.SANTA MARIA BOTTERI
38.Storia dell'amministrazione pubblica (semestrale):Prof.MARIO SCAZZOSO
39.Storia economica (semestrale):Prof.MARIO TACCOLINI
40.Lingua inglese (semestrale)

Tirocinio professionale
1.Guida al tirocinio I (annuale):Ass.Soc.MARGHERITA GHISELLI
2.Guida al tirocinio II (annuale):Ass.Soc.ANGELA GRUMI
3.Guida al tirocinio III (annuale):Ass.Soc.CARLA MIGLIARINI
4.Tirocinio sul campo I (annuale):Prof.FRANCESCA MERLINI
5.Tirocinio sul campo II (annuale):Prof.SIMONETTA FILIPPINI

Corsi di introduzione alla teologia



PRESENTAZIONE

LA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE
Da alcuni anni, in relazione all’emergere di bisogni educativi e di molteplici e differenziate motivazioni a rispondere a questi bisogni, l’attenzione si è sempre meglio finalizzata a cogliere i segni dei tempi, a garantire spessore culturale e scientifico agli studi e a specificare in modo peculiare le dimensioni professionalizzanti in campo scolastico ed extrascolastico. Pertanto la facoltà di Magistero è stata trasformata in facoltà di Scienze della formazione.
Dall’anno accademico 1992/93 il nuovo corso di laurea in Scienze dell’educazione si è posto come realtà originale e aperta alle nuove esigenze di formazione sia in campo scolastico sia nel settore delle professioni extrascolastiche e in quello degli esperti dei processi formativi.I tre indirizzi che ne contraddistinguono il secondo biennio rispondono, in modo articolato e specifico, rispettivamente alle nuove esigenze degli insegnanti di filosofia, pedagogia e scienze umane della scuola secondaria, degli educatori professionali e degli esperti nei processi formativi.Il corso di laurea in Scienze dell ’educazione ha durata quadriennale ed è attivato nelle sedi di Milano, di Brescia e, dall'anno accademico 1998/99,di Piacenza. Dall'anno accademico 1995/96 è stato attivato il Diploma universitario in Servizio sociale presso le sedi di Milano e Brescia e,con l'anno accademico 1999/2000,anche presso la sede di Piacenza e la sede convenzionata di Bosisio Parini.
Nell'anno accademico 1998/99 è stato attivato il corso di laurea in Scienze della formazione primaria presso le sedi di Milano e Brescia. Completa il quadro la laurea in Scienze motorie di cui,con l'anno accademico 1999/2000,si è attivato il primo anno di corso.
La facoltà di Scienze della formazione dell ’Università Cattolica sta vivendo una fase particolarmente intensa di progetti e di realizzazioni. Ogni sforzo viene finalizzato a rendere un servizio agli studenti in termini di alta qualità degli studi, di efficaci interventi didattici, di proficue interazioni con i docenti,di formazione umana e professionale alla luce dell’ispirazione cristiana, con particolare riferimento allo svolgimento di tirocini ed attività pratiche guidate. Si tratta di premesse fondamentali per autenticare sempre meglio gli sforzi interdisciplinari in prospettiva di un accostamento educativo ai problemi dell’uomo d ’oggi e di una concreta possibilità di incidere sul politico e sul sociale, attraverso presenze attive nella società di giovani laureati in possesso di un bagaglio culturale sempre meglio adeguato alle attese e ai bisogni della società e delle varie fasi della vita umana.

IL DIPLOMA UNIVERSITARIO IN SERVIZIO SOCIALE

Il Corso di Diploma Universitario in Servizio Sociale ha lo scopo di fornire agli studenti conoscenze adeguate dei metodi e contenuti culturali e scientifici volte al conseguimento del livello formativo richiesto dall’area professionale del servizio sociale. La professione di assistente sociale è regolamentata dalla legge 23 marzo 1993,n.84 "Ordinamento della professione di assistente sociale e istituzione dell'albo professionale".

L'art.1 recita:
1.L'assistente sociale opera con autonomia tecnico professionale e di giudizio in tutte le fasi dell'intervento per la prevenzione, il sostegno e il recupero di persone, famiglie, gruppi e comunità in situazioni di bisogno e di disagio e può svolgere attività didattico-formative.
2.L'assistente sociale svolge compiti di gestione, concorre all'organizzazione e alla programmazione e può esercitare attività di coordinamento e di direzione dei servizi sociali.
3.La professione di assistente sociale può essere esercitata in forma autonoma o di rapporto di lavoro subordinato.
4.Nella collaborazione con l'autorità giudiziaria, l'attività dell'assistente sociale ha esclusivamente funzione tecnico-professionale. Per esercitare la professione di assistente sociale è necessario essere in possesso del diploma universitario di cui all'art.2 della legge 19 novembre 1990,n.341,avere conseguito l'abilitazione mediante esame di stato ed essere iscritti all'albo professionale istituito ai sensi dell'art.3 della legge 84/93.

La durata del Corso di Diploma è di tre anni.
Per l ’ammissione al Corso i candidati devono essere in possesso di un titolo di Scuola Secondaria Superiore, di durata quinquennale, valido per l ’immatricolazione ai corsi di laurea universitari e devono sostenere apposite prove attitudinali che si tengono presso la sede di Milano.
Le lezioni si tengono presso le strutture messe a disposizione dall’Università Cattolica o da enti convenzionati ed i tirocini presso strutture di servizio sociale appositamente convenzionate con l’Università.



PIANI DI STUDIO E PROGRAMMI DEI CORSI
Anno Accademico 2000/2001

NORME GENERALI SUI PIANI DI STUDIO
La formazione professionale dell’assistente sociale richiede una costante integrazione tra conoscenze teoriche e acquisizione di abilità tecnico-pratiche.
Alla realizzazione di tale obiettivo concorre tutta l ’attività didattica che si articola in:
1)insegnamenti teorici e metodologici;
2)tirocinio professionale (attraverso il tirocinio sul campo e la guida al tirocinio).
Ai sensi del D.M.23/7/93,la frequenza alle lezioni e la partecipazione al tirocinio professionale sono obbligatorie per almeno due terzi dell ’orario previsto e richiedono pertanto una disponibilità di tempo normalmente incompatibile con attività lavorative.
All’esame di diploma lo studente viene ammesso solo ove abbia frequentato i corsi e superato gli esami di tutti gli insegnamenti teorici e metodologici e del tirocinio professionale. L’esame consiste nella discussione di una dissertazione scritta su un argomento di natura teorico-applicativa, assegnato almeno sei mesi prima.

1.Insegnamenti teorici e metodologici

Gli insegnamenti teorici e metodologici corrispondono a 18 annualità: di esse,15 devono appartenere alle aree disciplinari di base o caratterizzanti, le altre 3 annualità sono organizzate in 6 insegnamenti integrativi (opzionali
semestrali)distribuiti nell’arco dei tre anni. Lo studente è, inoltre, tenuto a seguire, nell’arco del triennio, due insegnamenti di Introduzione alla Teologia; infine, deve superare, entro il primo biennio, una prova pratica di lingua straniera,senza essere tenuto a frequentare alcun corso.
Per ogni disciplina lo studente deve sostenere un esame di profitto, secondo le vigenti norme universitarie.

Le propedeuticità sono le seguenti:
– non si può essere ammessi a sostenere l’esame di Diritto di famiglia se non si è superato l ’esame di Diritto privato;
– non si può essere ammessi a sostenere l ’esame di Politica sociale I se non si è superato l ’esame di Diritto pubblico;
– non si può essere ammessi a sostenere gli esami di Sociologia della famiglia, Sociologia dell’educazione, Sociologia dell’organizzazione, Sociologia della devianza,Sociologia delle comunicazioni di massa se non si è superato l ’esame di Sociologia;
– non si può essere ammessi a sostenere il secondo degli esami in sequenza se non si è superato il primo (ad esempio: Politica sociale I e II, ecc.);
– non si può essere ammessi a frequentare il tirocinio professionale nel secondo anno se non si sono superati entro l’anno solare gli esami di Metodi e tecniche del servizio sociale I e di Principi e fondamenti del servizio sociale;
– non si può essere ammessi a frequentare il tirocinio professionale nel terzo anno se non si sono superati entro l’anno solare gli esami di Metodi e tecniche del servizio sociale II e di tirocinio professionale del secondo anno.

Per superare la prova pratica di lingua straniera lo studente deve dimostrare la conoscenza e la comprensione della lingua prescelta, con particolare riferimento ai temi del servizio sociale. La scelta della lingua e le modalità di
accertamento sono state definite dal Consiglio di Diploma come segue:
a)gli studenti possono sostenere la prova in una delle lingue ufficiali della Comunità europea, previa indicazione sul piano degli studi;
b)la prova consiste nella lettura,traduzione e commento di un brano tratto da un testo su tematiche attinenti al servizio sociale,precedentemente indicato dalla commissione esaminatrice;
c)la valutazione viene espressa con la formula "approvato"o "non approvato".
L'articolazione degli insegnamenti nei tre anni di corso può differenziarsi nelle sedi didattiche, per esigenze organizzative interne all'Università, pur nel rispetto del piano di studio generale.

2.Tirocinio professionale: tirocinio sul campo e guida al tirocinio

Gli obiettivi generali del tirocinio professionale sono:
– l ’acquisizione di una conoscenza diretta della realtà in cui l ’assistente sociale è chiamato ad operare;
– la verifica,nella concretezza della realtà incontrata,dei contenuti teorici già acquisiti o in fase di apprendimento;
– il raggiungimento di una adeguata conoscenza di sé e delle dinamiche che ogni rapporto interpersonale e di gruppo suscita;
– l ’acquisizione di capacità professionali in situazioni concrete di bisogno, progettando e realizzando interventi,usando correttamente gli strumenti operativi dell ’assistente sociale quali il colloquio,la visita domiciliare, la riunione, la registrazione, la stesura di relazioni,i verbali,ecc.;
– l ’acquisizione della capacità di collaborare con altri operatori, al fine di integrare gli interventi;
– l ’acquisizione di capacità di programmazione e di promozione di interventi che rispondano ai bisogni rilevati, in un’ottica progettuale e preventiva.

Il tirocinio professionale si svolge con modalità diverse nei tre anni di corso:
a) nel primo anno sono previsti incontri di guida al tirocinio,incontri con testimoni privilegiati e “visite guidate ” nei servizi del territorio, organizzati dal tutor del Corso di Diploma,con funzione propedeutica nei confronti delle successive esperienze di tirocinio sul campo;
b)durante il secondo e terzo anno vengono svolti incontri di guida al tirocinio e,rispettivamente,240 e 280 ore di tirocinio sul campo ovvero di attività in un servizio,sotto la guida del docente di Metodi e tecniche del servizio sociale,di un tutor del Corso di Diploma e con la supervisione di un assistente sociale operante nell ’ Ente presso cui si svolge
il tirocinio.

Il tirocinio sul campo è organizzato dall ’Università e realizzato,sulla base di specifici accordi,in Enti pubblici e privati che svolgono attività di servizio sociale.Pertanto,esso si configura come momento di graduale addestramento degli studenti del secondo e del terzo anno di corso all ’esercizio della professione di assistente sociale,attraverso la loro diretta esperienza in situazioni di lavoro programmato,guidato e valutato;inoltre,esso può costituire per gli operatori dell ’Ente un ’occasione di collegamento e scambio con le sedi formative,di riflessione sulla propria attività e di
aggiornamento.

Tra l ’Università,l’Ente e lo studente viene concordato all’inizio di ogni anno un piano di tirocinio che stabilisce:
– le persone responsabili del tirocinio nell ’Università (tutor/docente) e nell ’Ente/Servizio (supervisore,referente)
– il calendario del tirocinio:le ore annuali di tirocinio sul campo vengono generalmente effettuate in parte in due giornate di presenza settimanale, secondo i tempi del calendario accademico e gli orari del servizio; in parte in periodi di full immersion in coincidenza con i periodi di sospensione delle lezioni;
– gli impegni dello studente (frequenza,produzione di elaborati,regole di comportamento nell ’Ente);
– le indicazioni dei momenti,degli strumenti,delle modalità di verifica periodica e conclusiva (valutazione dell’apprendimento e degli adempimenti richiesti allo studente)che coinvolgono:
*Università (docente di Metodi e tecniche del Servizio Sociale e tutor),
*Ente (supervisore o referente),
*Studente.
Sono previsti,in particolare,periodici incontri tra supervisori,tutor e docenti di Metodi e tecniche del Servizio Sociale per illustrare il piano di tirocinio,per la verifica e la valutazione del tirocinio stesso.
Potranno,inoltre,essere previsti incontri su problemi trasversali legati alla professione o alle tematiche dei servizi sociali ed incontri di formazione dei supervisori.
– l ’eventuale prosecuzione del tirocinio,nel caso di validi motivi che ne abbiano impedito il regolare svolgimento o il buon esito.

Ogni modifica del piano di tirocinio deve essere concordata tra Università, Ente e studente.
L ’attività di tirocinio nell ’Ente è preceduta ed affiancata da una guida al tirocinio ,attività condotta in Università da un assistente sociale con funzione di tutor,con l ’obiettivo di accompagnare lo studente lungo tutto l ’itinerario triennale e di favorire il raccordo tra insegnamenti teorici e metodologici ed esperienza sul campo.

Al tutor compete:
– la conduzione di incontri di gruppo,
– lo svolgimento di colloqui individuali,
– la gestione dei tirocini e il rapporto con i supervisori di tirocinio,
– la gestione di attività formative integrative programmate annualmente.
A conclusione dell ’attività annuale di tirocinio professionale lo studente è tenuto a elaborare una relazione scritta che verrà discussa con il docente di Metodi e tecniche e con il tutor del corso di Diploma in sede di esame e
valutata tenendo conto del parere espresso dal supervisore.

PIANO DI STUDIO

Piano di studio per gli immatricolati nell'a.a.2000/2001
 
IL PIANO DI STUDIO DI SEGUITO PUBBLICATO POTRÀ SUBIRE VARIAZIONI, NEL PROSSIMO ANNO ACCADEMICO,A SEGUITO DELLA TRASFORMAZIONE DEL DIPLOMA UNIVERSITARIO IN CORSO DI LAUREA IN DISCIPLINE DEL SERVIZIO SOCIALE. GLI ESAMI SOSTENUTI IN REGIME DI DIPLOMA UNIVERSITARIO SARANNO TRASFORMATI IN CREDITI FORMATIVI PER IL NUOVO CORSO DI LAUREA COSÌ DA RENDERE POSSIBILE AGLI STUDENTI L'OPZIONE PER IL PASSAGGIO AD ESSO NELL'A.A.2001/2002 SENZA DEBITI FORMATIVI.

I anno di corso
Insegnamenti teorici e metodologici :
1)Medicina sociale (annuale)
2)Metodi e tecniche del servizio sociale I (annuale)
3)Metodologia e tecnica della ricerca sociale (annuale)
4)Principi e fondamenti del servizio sociale (annuale)
5)Psicologia dello sviluppo (annuale)
6)Sociologia (annuale)
7)Diritto privato (semestrale)
8)Diritto pubblico (semestrale)
9)Diritto di famiglia (semestrale)
10-11)Due insegnamenti opzionali tra:
Antropologia culturale (semestrale)
Lingua inglese (semestrale)
Pedagogia sociale (semestrale)
Statistica (semestrale)
Storia contemporanea (semestrale)
Storia dell ’amministrazione pubblica (semestrale)
Storia economica (semestrale)
Tirocinio professionale :Guida al tirocinio I (annuale)

II anno di corso
Insegnamenti teorici e metodologici :
1)Metodi e tecniche del servizio sociale II (annuale)
2)Organizzazione dei servizi sociali (annuale)
3)Politica sociale I (annuale)
4)Psicologia sociale (annuale)
5)Educazione degli adulti (semestrale)
6)Sociologia della famiglia (semestrale)
7-8)Due insegnamenti opzionali tra:
Bioetica (semestrale)
Diritto del lavoro (semestrale)
Neuropsichiatria infantile (semestrale)
Sociologia delle comunicazioni di massa (semestrale)
Sociologia dell ’educazione (semestrale)
Sociologia dell ’organizzazione (semestrale)
Gli insegnamenti opzionali elencati al I anno e non scelti
Tirocinio professionale :Tirocinio sul campo I (annuale)
Guida al tirocinio II (annuale)

III anno di corso
Insegnamenti teorici e metodologici :
1)Metodi e tecniche del servizio sociale III (annuale)
2)Politica sociale II (annuale)
3)Sociologia della devianza (semestrale)
4-5)Due insegnamenti opzionali tra:
Diritto penale (semestrale)
Etica sociale (semestrale)
Legislazione minorile (semestrale)
Pedagogia della marginalità e della devianza (semestrale)
[equipollente a Pedagogia speciale ]
Psicologia del lavoro (semestrale)
Psicologia sociale della famiglia (semestrale)
Psicopatologia (semestrale)
Gli insegnamenti opzionali elencati al I e al II anno e non scelti
Tirocinio professionale :
Tirocinio sul campo II (annuale)
Guida al tirocinio III (a)

Piano di studio per gli studenti immatricolati negli anni precedenti all'anno accademico 2000/2001

Gli iscritti al II anno devono conformarsi al seguente piano di studio (le variazioni rispetto al piano di studio presentato nella guida dell'a.a.1999/2000 sono indicate in grassetto).

II anno di corso
Insegnamenti teorici e metodologici :
1)Metodi e tecniche del servizio sociale II (annuale)
2)Metodologia e tecnica della ricerca sociale (annuale)
3)Organizzazione dei servizi sociali (annuale)
4)Politica sociale I (annuale)
5)Psicologia sociale (annuale)
6)Educazione degli adulti (semestrale)
7)Psicologia dello sviluppo (semestrale)
8)Sociologia della famiglia (semestrale)
9-10)Due insegnamenti opzionali tra:
Bioetica (semestrale)
Diritto del lavoro (semestrale)
Neuropsichiatria infantile (semestrale)
Sociologia delle comunicazioni di massa (semestrale)
Sociologia dell ’educazione (semestrale)
Sociologia dell ’organizzazione (semestrale)
Gli insegnamenti opzionali elencati al I anno e non scelti
Tirocinio professionale :Tirocinio sul campo I (annuale)
Guida al tirocinio II (annuale)

Gli iscritti al III anno devono conformarsi al seguente piano di studio (le variazioni rispetto al piano di studio presentato nella guida dell'a.a.1999/2000 sono indicate in grassetto).

III anno di corso
Insegnamenti teorici e metodologici :
1)Metodi e tecniche del servizio sociale III (annuale)
2)Politica sociale II (annuale)
3)Organizzazione dei servizi sociali II (semestrale)
4)Psicologia sociale II (semestrale)
5)Sociologia della devianza (semestrale)
6-7)Due insegnamenti opzionali tra:
Diritto penale (semestrale)
Etica sociale (semestrale)
Legislazione minorile (semestrale)
Pedagogia della marginalità e della devianza (semestrale)
[equipollente a Pedagogia speciale ]
Psicologia del lavoro (semestrale)
Psicologia sociale della famiglia (semestrale)
Psicopatologia (semestrale)
Gli insegnamenti opzionali elencati al I e al II anno e non scelti
Tirocinio professionale :Tirocinio sul campo II (annuale)
Guida al tirocinio III (annuale)


Insegnamenti teorici e metodologici


1.Antropologia culturale (semestrale)
PROF.ANNA PALTRINIERI CASELLA

A)PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso intende offrire agli studenti i concetti-base per avvicinare l’antropologia culturale.
Sarà diviso in due parti:nella prima parte,istituzionale,si tratteranno le componenti fondamentali della cultura e si proporranno le linee storiche della scienza antropologica.
La parte istituzionale svilupperà perciò i seguenti argomenti:ergologia (strutture economiche,forme di produzione, organizzazione della vita economica,ecc.),etnosociologia (famiglia e i gruppi liberi,divisioni sociali, esercizio della giustizia …);animologia (arte,religione,letteratura);metodologia della ricerca antropologica pura e applicata ai problemi dei Paesi in Via di Sviluppo.
Si proporranno inoltre le fasi essenziali dello sviluppo della disciplina etnoantropologica,dalle origini alle odierne formulazioni teoriche.
La parte morfologica del corso verterà su argomenti di antropologia urbana, quali la formazione della cultura urbana in realtà del Terzo Mondo e del mondo occidentale,temi e problemi della cultura urbana nel nostro contesto.

B)BIBLIOGRAFIA
Per la parte istituzionale:
M.HARRIS,Antropologia culturale,Zanichelli,Bologna,1990
e una dispensa della docente.
Per la parte morfologica:
A.PALTRINIERI CASELLA,Dalla città immaginata alla vita urbana (Il processo di inurbamento a Miranda da Norte, Brasile), F.Angeli,Milano 2000

C)AVVERTENZE
Agli studenti è richiesta una esercitazione da concordare con la Docente,su argomenti di antropologia che abbiano attinenza con il corso di laurea.L ’analisi ed il commento di tale esercitazione costituirà parte integrante dell’esame.
La Prof.ssa Anna Paltrinieri Casella riceve gli studenti dopo le lezioni nel suo studio.



2.Bioetica (annuale)
PROF.MARIA LUISA DI PIETRO

A)PROGRAMMA DEL CORSO
Origini e diffusione della bioetica
La Carta di Erice
Le fondazioni etiche in bioetica
Il dibattito sulla persona
I principi della bioetica personalista. La concezione personalista della corporeità
Bioetica e pedagogia
Bioetica ed educazione alla salute:la prevenzione dei comportamenti a rischio
Statuto biologico,antropologico ed etico dell ’embrione umano
La nuova genetica:dalla diagnosi alla terapia agli interventi modificativi
Procreazione assistita e fecondazione artificiale
L ’educazione alla sessualità e alla procreazione responsabile
Trapianti di organi e tessuti
Tra eutanasia e accanimento terapeutico:l ’assistenza al malato in fase terminale

B)BIBLIOGRAFIA
M.L.DI PIETRO (a cura di),Educare all ’identità sessuata,La Scuola,Brescia,2000
E.SGRECCIA-M.L.DI PIETRO (a cura di),Bioetica e formazione,Vita e Pensiero,Milano,2000
E.SGRECCIA-A.G.SPAGNOLO-M.L.DI PIETRO (a cura di),Bioetica.Manuale per i diplomi universitari della sanità,Vita e Pensiero,Milano,1999
M.L.DI PIETRO-E.SGRECCIA,Procreazione assistita e fecondazione artificiale,La Scuola,Brescia,1999
A.PESSINA,Bioetica.L ’uomo sperimentale,Bruno Mondadori,Milano,1998
M.L.DI PIETRO-E.SGRECCIA (a cura di),Interrogativi per la bioetica,La Scuola,Brescia,1998
M.L.DI PIETRO-E.SGRECCIA (a cura di),Bioetica ed educazione,La Scuola,Brescia,1997
G.CESARI-M.L.DI PIETRO,L ’educazione della sessualità,La Scuola,Brescia,1996
M.L.DI PIETRO,Adolescenza e comportamenti a rischio,La Scuola,Brescia ,1995

C)AVVERTENZE
Una parte delle lezioni verrà svolta in videoconferenza.
La Prof.ssa Maria Luisa Di Pietro riceve gli studenti alla fine delle lezioni.



3.Diritto del lavoro (semestrale)
PROF.ANDREA BOLLANI

A)PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso intende illustrare le linee essenziali della disciplina del rapporto di lavoro nell’ordinamento giuridico italiano.
Le lezioni cercheranno di evidenziare,in particolare,le peculiarità ed i tratti caratterizzanti del diritto del lavoro nel contesto dell’esperienza giuridica.
I singoli temi verranno trattati anche attraverso la discussione di casi concreti tratti dall’esperienza giurisprudenziale.
Il corso si snoda, indicativamente, secondo il seguente programma:
– Genesi e sviluppo del diritto del lavoro
– Il principio di libertà sindacale nella Costituzione
– Legge e contratto collettivo come fonti di disciplina dei rapporti di lavoro
– Lavoro pubblico e lavoro privato:i tratti differenziali
– Il contratto collettivo:ambito di efficacia ed inderogabilità
– Lo sciopero,con particolare riferimento al settore dei servizi pubblici essenziali
– Lavoro subordinato,parasubordinato ed autonomo:i confini del diritto del lavoro
– Il potere direttivo ed il potere disciplinare del datore di lavoro
– Mansioni e qualifica
– Orario di lavoro,ferie e riposi
– La retribuzione
– Le norme in materia di sicurezza sul lavoro
– Il lavoro femminile nella Costituzione e nella legislazione ordinaria
– La sospensione del rapporto di lavoro:in particolare,la disciplina dei congedi parentali
– Il contratto di lavoro a termine ed il lavoro interinale
– L ’apprendistato ed il contratto di formazione e lavoro
- Il contratto di lavoro part-time
- Il recesso dal contratto di lavoro:dimissioni e licenziamento

B)BIBLIOGRAFIA
Per la preparazione dell ’esame si consigliano,alternativamente,i manuali:
A.TURSI-P.VARESI,Lineamenti di diritto del lavoro,Kluwer Ipsoa,ult.ed.
G.PERA,Compendio di diritto del lavoro,CEDAM,Padova,2000
Per gli studenti frequentanti il programma d ’esame verrà comunicato a lezione.
Eventuali approfondimenti su singoli temi potranno essere concordati con il docente.
N.B.-Il Prof.Andrea Bollani riceve gli studenti il giovedì,al termine della lezione,nel suo studio.



4.Diritto di famiglia (semestrale)
PROF.ADELE QUARONI

A)PROGRAMMA DEL CORSO
Principi fondamentali in materia di diritto di famiglia:principi costituzionali e di diritto internazionale.
Il matrimonio:rapporti personali e patrimoniali tra i coniugi.
Separazione consensuale e giudiziale dei coniugi;scioglimento e cessazione
degli effetti civili del matrimonio.
La famiglia di fatto.
Filiazione legittima e filiazione naturale.
La potestà genitoriale:titolarità ed esercizio,decadenza e limitazioni.
Affidamento familiare,adozione nazionale e internazionale.
Esecuzione dei provvedimenti riguardanti i minori.
Ripartizioni delle competenze tra gli organi giudiziari in materia di minori e famiglia e rapporti tra autorità giudiziaria e servizi sociali.

B)BIBLIOGRAFIA
A.C.MORO,Manuale di diritto minorile,Zanichelli,Bologna,1997.
Le parti dei testi da studiare per la preparazione dell ’esame saranno indicate all ’inizio del corso.L ’esame verterà,tra l ’altro,anche sugli appunti delle lezioni.

N.B.-La Prof.ssa Adele Quaroni riceve gli studenti al termine delle lezioni presso la sede del corso.



5.Diritto penale (semestrale)
PROF.LUCIANO EUSEBI

A)PROGRAMMA DEL CORSO

Parte I
– Il concetto di giustizia come problema culturale ed educativo.
– L ’interrogativo sulla funzione della pena:critica dell ’idea retributiva, problemi delle finalità preventive,elementi per un ’impostazione moderna della politica criminale.
– Il sistema sanzionatorio vigente e le prospettive di riforma;l ’orientamento risocializzativo;il concetto di mediazione.
– Principi fondamentali del diritto penale e cenni sugli istituti di parte generale.
– Il rapporto fra diritto penale,riflessione criminologica e scienze empirico-sociali.
– Nozioni relative al procedimento penale (competenza,indagini,dibattimento,gradi del giudizio,flagranza,misure cautelari,riti speciali,fase esecutiva).

Parte II
– L ’ordinamento penitenziario e i compiti di aiuto e di controllo del “servizio sociale ”.
– Responsabilità penale e infermità di mente.
– Il sistema penale minorile:l ’importanza e il carattere innovativo degli istituti applicabili a imputati minorenni.
– Diritto penale e tossicodipendenze.
– Il problema della prevenzione dell ’interruzione volontaria della gravidanza e gli aspetti nuovi del rapporto fra bioetica e diritto (tutela
dell ’embrione,procreazione assistita,manipolazioni genetiche,trapianti, opzioni terapeutiche).
– Questioni aperte in materia di segreto professionale.

B)BIBLIOGRAFIA
La diversificazione dei temi affrontati rende di particolare importanza il riferimento agli appunti del corso di lezioni;ai fini di una ottimale preparazione del colloquio d ’esame è sufficiente lo studio degli appunti medesimi,nella loro completezza,unitamente alle letture prescelte in tema di funzione della pena e alla conoscenza delle norme citate durante il corso.
Sulla problematica della funzione della pena vengono indicati i seguenti testi di lettura (criteri di selezione saranno forniti durante il corso):
E.WIESNET,Pena e retribuzione.La riconciliazione tradita ,Giuffrè,Milano 1987
L.EUSEBI,La pena in crisi.Il recente dibattito sulla funzione di pena ,Morcelliana,Brescia 1990
AA.VV.,La funzione di pena.Il commiato da Kant e da Hegel ,Giuffrè,Milano 1989

Per le nozioni di diritto penale e per il sistema sanzionatorio può essere in ogni caso consultato:
G.FIANDACA-E.MUSCO ,Diritto penale.Parte generale ,Zanichelli,Bologna ult.ed.

Per la parte relativa alla prevenzione dell ’interruzione volontaria della gravidanza può del pari essere consultato:
M.ZANCHETTI,Commento alla legge n.194/1978 sull ’interruzione volontaria della gravidanza ,contenuto in CRESPI-STELLA-ZUCCALÀ,Commentario breve del Codice penale ,ed.Cedam,Padova 1992,pp.1295-1352

Costituiscono parte integrante del programma la conoscenza e il commento degli articoli del codice penale,del codice di procedura penale e della legislazione speciale pertinenti ai temi sopra indicati;andrà perciò utilizzato un Codice Penale e di Procedura Penale con leggi complementari,aggiornato.

C)AVVERTENZE
Gli studenti non frequentanti sono invitati a prendere contatto con il professore,ai fini del colloquio d ’esame,circa i criteri di utilizzazione dei testi sopra indicati.

N.B.-Il Prof.Luciano Eusebi riceve gli studenti al termine delle lezioni nel suo studio.



6.Diritto privato (semestrale)
PROF.ADELE QUARONI

A)PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso intende definire gli istituti generali del diritto privato,soffermandosi in particolare sulle tematiche giuridiche di interesse dei servizi sociali.
– L ’ordinamento giuridico e le sue fonti;efficacia delle leggi nel tempo;i conflitti di legge nello spazio:il diritto internazionale privato con particolare riferimento ai rapporti familiari.
– Il rapporto giuridico:situazioni soggettive attive e passive;vicende del rapporto giuridico.
– I soggetti del rapporto giuridico: la persona fisica ,nascita e morte della persona fisica,capacità giuridica e di agire con particolare riferimento alle forme di tutela del minore di età e del maggiorenne incapace,l ’individuazione della persona fisica (il nome come segno distintivo;domicilio,residenza e dimora come figure di localizzazione della persona); la persona giuridica ,struttura e caratteri degli enti collettivi.Principi generali.
– Gli stati giuridici:la cittadinanza,gli stati giuridici familiari,i vincoli di parentela e affinità,i registri dello stato civile.
– I diritti della personalità e la tutela civile della persona.
– I diritti reali.
– Le obbligazioni e i contratti:principi generali.
– La tutela giurisdizionale dei diritti.
– La responsabilità per atto illecito.
– La successione per causa di morte:principi generali.

B)BIBLIOGRAFIA
F.GALGANO,Sommario di diritto civile,Giuffré,Milano,1995.
Le parti del testo da studiare così come altri suggerimenti bibliografici,ad integrazione degli appunti delle lezioni,saranno indicate all’inizio del corso.

N.B.-La Prof.ssa Adele Quaroni riceve gli studenti al termine delle lezioni presso la sede del corso.



7.Diritto pubblico (semestrale)
PROF.SIMONA ARDESI

A)PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso intende fornire le più rilevanti nozioni in tema di ordinamento costituzionale della Repubblica e di organizzazione amministrativa;dopo un’introduzione generale alle tematiche fondamentali del diritto pubblico,particolare attenzione sarà dedicata agli istituti più strettamente di interesse per i servizi sociali.
L’ordinamento giuridico,la norma,la gerarchia delle fonti.Lo Stato e la suaorganizzazione.
La Costituzione:diritti e doveri dei cittadini,l ’ordinamento della Repubblica (Parlamento,Governo,Presidente della Repubblica, Magistratura, Corte Costituzionale).
Gli enti territoriali:in particolare,le Regioni.
Principi generali dell ’organizzazione e dell ’attività amministrativa.
Atti e provvedimenti amministrativi:tipi,elementi e requisiti,invalidità,nullità-inesistenza,irregolarità.
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi.L ’attività contrattuale della P.A.
Responsabilità della P.A.

B)BIBLIOGRAFIA
T.MARTINES,Diritto pubblico,Giuffré,Milano,IV ed.,2000.
Le parti del testo adottato da studiare,testi normativi e ulteriori indicazioni bibliografiche ad integrazione degli appunti delle lezioni saranno indicate all ’inizio del corso.

N.B.-La Prof.ssa Simona Ardesi riceve gli studenti al termine delle lezioni presso la sede del corso.



8.Educazione degli adulti (semestrale):
DOCENTE DA NOMINARE

Il programma del corso e la relativa bibliografia saranno comunicati dal docente all ’inizio delle lezioni.



9.Etica sociale (semestrale)
PROF.GIAMPAOLO COTTINI

A)PROGRAMMA DEL CORSO
Il programma mira a suscitare la consapevolezza critica delle questioni etiche implicate nella professione,attraverso l ’approfondimento del tema della relazione e dell ’affronto del bisogno.Si tratta di identificare l ’immagine dell ’operatore sociale favorendo la sua maturazione umana in riferimento alle virtù professionali e alla presa di coscienza dei contenuti del nuovo Codice deontologico dell’Assistente Sociale.I fondamenti dell’etica sociale sono ricercati in costante riferimento alla dottrina sociale della Chiesa e all ’etica filosofica, con attenzione alle nuove dinamiche presenti nella società.
Durante il corso verranno anche affrontate le problematiche della famiglia,dei soggetti deboli e le principali questioni della bioetica.
– Il significato del lavoro e il suo valore per la formazione della persona
– La dimensione etica dell ’agire umano:morale-etica-deontologia
– Fondamenti di un ’etica della relazione nelle professioni di aiuto
– Il desiderio e i bisogni all ’origine dell ’etica sociale e dell ’etica professionale
– Fondamenti e principi del nuovo Codice Deontologico dell ’A.S.
– Le virtù etiche dell ’operatore sociale
– Solidarietà e sussidiarietà nell ’agire sociale
– Principi e fondamenti della dottrina sociale della Chiesa
– Analisi dei principali documenti del Magistero sociale della Chiesa
– La famiglia soggetto centrale dell ’organizzazione sociale
– Dinamiche etiche della presa in carico di soggetti deboli (bambini,anziani malati)
– Principali questioni bioetiche implicate nelle professioni di assistenza

B)BIBLIOGRAFIA
G.P.COTTINI,Linee per una fondazione antropologica dell ’etica dell ’operatore sociale,in “Politiche sociali e servizi ”,n.2/1991,Vita e Pensiero,Milano,pagg.13-38.
G.P.COTTINI,Etica professionale ed esercizio delle virtù nella relazione di aiuto dell ’assistente sociale,in “Politiche sociali e servizi ”,n.2/1996,Vita e Pensiero,Milano,pagg.7-37.
G.P.COTTINI,Appunti sul principio di sussidiarietà,in “Politiche sociali e servizi ”,n.1/1997, Vita e Pensiero,Milano,pagg.7-27.
T.VECCHIATO-F.VILLA (a cura di),Etica e servizio sociale,Vita e Pensiero,Milano,1995.
J.M.IBANEZ LANGLOIS,La Dottrina sociale della Chiesa,Ed.Ares,Milano,1989.
G.P.COTTINI,Appunti del corso.
GIOVANNI PAOLO II,Lettera enciclica Centesimus Annus,1999.

Si consiglia,inoltre,la lettura di
G.VITTADINI (a cura di),Sussidiarietà.La riforma possibile,Etas libri,Milano,1998.
L.PATRINI,Uomo e società.Introduzione alla Dottrina sociale della Chiesa,Ed.S.E.I., Torino,1995.
M.TOSO,Dottrina sociale oggi,Ed.S.E.I.,Torino,1995.

N.B.-Il Prof.Giampaolo Cottini riceve gli studenti nei venerdì di svolgimento delle lezioni presso la sede del corso.



10.Legislazione minorile (semestrale)
PROF.LUCIANO EUSEBI

Il programma del corso e la relativa bibliografia saranno comunicati dal docente all ’inizio delle lezioni.



11.Medicina sociale (annuale)
PROF.ROBERTA CHIESA

A)PROGRAMMA DEL CORSO
– Il concetto di stato di salute.Medicina sociale e sanità pubblica.Il concetto di igiene e medicina preventiva.Ambiente,società e salute.La medicina di comunità.
– Classificazione e storia naturale delle malattie.Malattie infettive e cronico-degenerative.Cause e fattori di rischio di malattia.Prevenzione primaria,secondaria e terziaria delle malattie.
– Epidemiologia generale e prevenzione delle malattie infettive.
– Epidemiologia e prevenzione di alcune malattie infettive di larga diffusione:le epatiti virali,l ’AIDS,la tubercolosi,l ’influenza e le malattie esantematiche dell’infanzia.
– Le vaccinazioni obbligatorie e facoltative nel nostro Paese.
– Epidemiologia generale e prevenzione delle malattie cronico-degenerative.Stili di vita e comportamenti a rischio per la salute.L’educazione alla salute come intervento di prevenzione primaria.
– Epidemiologia e prevenzione di alcune malattie non infettive di grande importanza sociale:le malattie cardiovascolari ed i tumori maligni.
– Epidemiologia e prevenzione delle tossicodipendenze nella nostra società:tabagismo,alcolismo,abuso di farmaci,uso di droghe illecite.
– Le malattie perinatali e neonatali.Il benessere della donna in gravidanza.
– Alimenti,nutrizione e salute.
– Screening e diagnosi precoce delle malattie.
– Elementi di organizzazione e programmazione sanitaria.Storia recente dell ’organizzazione del sistema sanitario italiano.Il Servizio Sanitario Nazionale:normativa,servizi e presidi,compiti dei diversi organi,problemi,obiettivi,orientamenti.

B)BIBLIOGRAFIA
G.MARELLO-E.CHELLINI,Medicina sociale e igiene,La Nuova Italia Scientifica,Roma,1991.

N.B.-La Prof.ssa Roberta Chiesa riceve gli studenti dopo le lezioni presso la sede del corso.



12.Metodi e tecniche del servizio sociale I (annuale):
PROF.ELISABETTA BIANCHI

A)PROGRAMMA DEL CORSO
1.    La specificità professionale dell ’assistente sociale.
       Il servizio sociale:definizione e funzioni.
       Elementi costitutivi del servizio sociale.
2.    Il lavoro sociale
       Il lavoro sociale come scienza interdisciplinare
       La metodologia del lavoro sociale
       Le professioni del sociale
       Dal metodo ai modelli di servizio sociale.
3.    La relazione di aiuto
       Concetto di relazione
       La relazione nel servizio sociale
       Caratteristiche della relazione di aiuto
4.    La metodologia del servizio sociale
       I modelli teorici di riferimento
       Elenenti comparativi
5.    Il lavoro nella comunità
       Concetto di comunità
       Come leggere la comunità
       Lavorare con la comunità,l ’organizzazione di comunità
6.    Il lavoro per progetti
       La metodologia del lavoro per progetti.
       La progettazione e la programmazione
       Le fasi del lavoro per progetti

B)BIBLIOGRAFIA
O.CELLENTANI,Manuale di metodologia per il servizio sociale,F.Angeli,Milano,1995.
D.PISCITELLI,Le linee di sviluppo del servizio sociale in Italia,in D.Piscitelli (a cura di),Il lavoro socio-clinico dell ’assistente sociale,Vita e Pensiero,Milano,1996.
F.FOLGHERAITER,Teoria e metodologia del sevizio sociale.La prospettiva di rete,F.Angeli, Milano,1998.
F.FERRARIO,Le dimensioni dell ’intervento sociale,NIS,Roma,1996.
J.SALOMÉ,La relazione di aiuto e la formazione al colloquio,Liguori,Napoli,1996.
M.DAL PRÀ PONTICELLI,I modelli teorici del servizio sociale,Astrolabio,Roma,1985
L.SANICOLA,Itinerari del servizio sociale,Liguori,Napoli,1997
E.R.MARTINI-R.SEQUI,Il lavoro nella comunità,NIS,Roma,1997.
C.GIORDANO-M.N.MISINO,Gestione manageriale e sviluppo per progetti.Un percorso innovativo per i servizi sociali,Liguori,Napoli,1998.
A.TAMBURINI,L ’assistente sociale nella realtà dei servizi alla persona:un percorso formativo,metodologico e strumentale,ISU Università Cattolica,Milano,1996.

C)AVVERTENZE
Il corso viene condotto alternando momenti di lezione a momenti di esercitazioni e lavori di gruppo.
La Prof.ssa Elisabetta Bianchi riceve gli studenti al termine delle lezioni presso la sede del corso.



13.Metodi e tecniche del servizio sociale II (annuale):
PROF.FRANCESCA MERLINI

A)PROGRAMMA DEL CORSO

PRIMA PARTE
Il processo d ’aiuto alle persone
1.Metodo e modelli teorici del servizio sociale.
2.Il processo d ’aiuto:
– finalità e caratteristiche
– le fasi del procedimento metodologico:analisi della domanda,analisi della situazione,valutazione,elaborazione del progetto d’intervento, formulazione del contratto,realizzazione del progetto,conclusione.
3.Il modello di case management:
– caratteristiche ed obiettivi
– la relazione di aiuto professionale:attivazione di un rapporto di scambio con le risorse della comunità,aggancio con il ciclo della solidarietà
– gli interventi di rete:condivisione della responsabilità,supporto alla “persona sostegno ”,mobilitazione della rete,promozione del mutuo aiuto.

SECONDA PARTE
Gli strumenti operativi del servizio sociale
1.Strumenti e approccio teorico:la scelta degli strumenti
2.Il colloquio psico-sociale
3.La visita domiciliare
4.L ’osservazione
5.La documentazione
6.Gli strumenti del lavoro di rete.

B)BIBLIOGRAFIA
C.DE ROBERTIS,Metodologia dell ’intervento nel lavoro sociale,Zanichelli,Bologna,1986.
J.GUAY,Il Case management comunitario,Liguori,Napoli,2000.
O.CELLENTANI,Manuale di metodologia per il servizio sociale,F.Angeli,Milano 1997,(capitoli 9,10,11).
M.T.ZINI-S.MIODINI,Il colloquio di aiuto,NIS,Roma 1997.
J.SALOMÈ,La relazione di aiuto e la formazione al colloquio,Liguori,Napoli 1996,(capitolo 3).
L.SANICOLA (a cura di),Reti sociali e intervento professionale ,Liguori,Napoli 1996,(capitoli da concordare).
P.BENVENUTI,La visita domiciliare nel servizio sociale:aspetti metodologici,in “Prospettive sociali e sanitarie ”,n.5/’96.

Sono inoltre consigliati i seguenti altri testi di lettura,uno dei quali dovrà essere portato in sede d ’esame:
E.R.MARTINI-R.SEQUI,Il lavoro nella comunità,NIS,Roma,1988/1996.
L.FRUGGERI,Famiglie,Carocci,Roma 1997.
M.MOTTA-F.MONDINO,Progettare l ’assistenza,Carocci,1999
M.MALAGOLI-TOGLIATTI,Le famiglie multiproblematiche,NIS Roma,1992.
E.SCABINI (a cura di),L ’organizzazione familiare tra crisi e sviluppo,F.Angeli, Milano,1985.
G.MAGISTRALI-G.M.CAGNOLATI-S.FAVA (a cura di),Gli anziani,la città,e i servizi,F.Angeli, Milano,1998.
F.DELL ’ORTO GARZONIO-P.TACCANI,Conoscere la vecchiaia,NIS,1990,Roma.
M.GHEZZI,Il rispetto dell ’altro.Il lavoro sociale con gli immigrati stranieri ”,NIS,Roma,1996.
Ulteriori indicazioni bibliografiche e sull’utilizzo dei testi verranno fornite durante lo svolgimento del corso.

C)AVVERTENZE
Il corso viene condotto alternando momenti di lezione ad altri di esercitazione,finalizzati all’applicazione a situazioni concrete delle categorie concettuali trasmesse,all’acquisizione di una capacità di conoscenza della realtà sociale e dei servizi,nonché alla riflessione sui
problemi riguardanti l ’assunzione del ruolo professionale.

La Prof.ssa Francesca Merlini riceve gli studenti al termine delle lezioni.



14.Metodi e tecniche del servizio sociale III (annuale):
PROF.SIMONETTA FILIPPINI

A)PROGRAMMA DEL CORSO

Parte generale
1.I modelli teorici del servizio sociale.
2.Il processo metodologico nell ’approccio sistemico relazione.
3.Il processo d ’aiuto alla persona nella prospettiva sistemico relazionale
4.Gli strumenti del servizio sociale:
   Il primo colloquio
   Il colloquio nel modello sistemico relazionale
5.I contesti relazionali
   Gli interventi di aiuto e controllo
   Il lavoro con le famiglie

Parte monografica
Metodi e tecniche per lavorare con i gruppi

B)BIBLIOGRAFIA
A.CAMPANINI-F.LUPPI,Servizio Sociale e modello sistemico.Una nuova prospettiva per la pratica quotidiana,NIS,Roma,1988.
G.CAVAGNINO,Modello sistemico e analisi dei servizi,NIS,Roma,1992,(capp.2-3).
A.CAMPANINI,Il colloquio nel Servizio sociale,Studio di analisi psicologica dei sistemi sociali e familiari ,Unsas Torino-Pr,1993.
D.GHEZZI-F.VADILONGA (A CURA DI),La tutela del minore,Cortina,Milano,1996,(cap.1).
M.T.ZINI-S.MIODINI,Il gruppo,Carocci,Roma,1999.
G.P.QUAGLINO-S.CASAGRANDE-A.CASTELLANO,Gruppo di lavoro Lavoro di gruppo,Cortina,Milano,1992.

Lo studente dovrà inoltre portare all ’esame un testo,scelto tra i seguenti:
T.AMADEI,….e adesso che faccio?L ’A.S.tra pratica e teoria,F.Angeli,Milano,1996.
L.SANICOLA (a cura di ),L ’intervento di rete,Liguori,Napoli,1994.
CAM (a cura di),L ’affido familiare,un modello di intervento.Manuale per gli operatori dei servizi ,F.Angeli,Milano,1998.
M.GONZO (a cura di),L ’intervista nei servizi socio sanitari,Cortina,Milano,1999.
O.CELLENTANI (a cura di),Lavorare con la famiglia,F.Angeli,Milano,1998.
D.GHEZZI-F.VADILONGA (a cura di),La tutela del minore,Cortina,Milano,1996.

Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite durante il corso
Programmi particolari di studio potranno essere concordati con la docente.

C)AVVERTENZE
Le lezioni verranno integrate con esercitazioni e lavori di gruppo.
La Prof.ssa Simonetta Filippini riceverà gli studenti al termine delle lezioni presso la sede del corso.



15.Metodologia e tecnica della ricerca sociale (annuale):
PROF.ADRIANA ROSAS

A)PROGRAMMA DEL CORSO
1.Le implicazioni teoriche della ricerca sociale:metodi qualitativi e metodi
quantitativi;prospettiva micro e prospettiva macro.36
Programmi dei corsi
2.La metodologia della ricerca sociale
    2.1 Le fasi del processo di ricerca
3.Metodi e tecniche della ricerca sociale
    3.1 Fonti secondarie:statistiche,bibliografie,documenti
    3.2 Fonti primarie:l ’inchiesta,l ’osservazione,l ’esperimento
        3.2.1 Tecnica del campionamento
        3.2.2 Strumenti di rilevazione (intervista,questionario,protocolli di osservazione)
        3.2.3 Analisi quantitativa univariata,bivariata e multivariata
        3.2.4 Analisi qualitativa,con particolare riferimento all ’analisi del contenuto
4.La ricerca applicata:
    4.1 Valutazione e ricerca valutativa
    4.2 Ricerca-azione e ricerca-intervento

B)BIBLIOGRAFIA
Per i punti 1,2 e 3 (ad integrazione degli appunti del corso)
P.CORBETTA,Metodologia e tecniche della ricerca sociale,Il Mulino,Bologna,1999.
oppure
K.D.BAILEY,Metodi della ricerca sociale,Il Mulino,Bologna,Nuova ed.1995 (esclusi il cap.XI “L ’etnometodologia ” e i parr.13-15-16 del cap.XV “L ’analisi,la presentazione e l ’interpretazione dei dati).
oppure
R.BIORCIO-S.PAGANI,Introduzione alla ricerca sociale,La Nuova Italia Scientifica,Roma,1997.
Per il punto 4
Le indicazioni bibliografiche verranno fornite durante il corso.

Lo studente dovrà inoltre portare all ’esame un testo,concordato con il docente,contenente una ricerca su tematiche attinenti il servizio sociale.

N.B.-La Prof.ssa Adriana Rosas riceve gli studenti dopo le lezioni presso la sede del corso.



16.Neuropsichiatria infantile (semestrale)
PROF.EUGENIO MENEGATI

A)PROGRAMMA DEL CORSO
Note di neuroanatomia e di neurofisiologia del sistema nervoso
Le paralisi cerebrali infantili
Le epilessie dell ’infanzia e dell ’adolescenza
Il ritardo mentale
I disturbi generalizzati dello sviluppo
Le disarmonie evolutive
Le psicosi dell ’infanzia e dell ’adolescenza
Le turbe dell ’umore nell ’infanzia e nell ’adolescenza
I disturbi del comportamento alimentare:anoressia e bulimia
La sindrome da deficit di attenzione con iperattività
I disturbi del comportamento e della condotta
Gli interventi cognitivo-comportamentisti e psicoeducativi

B)BIBLIOGRAFIA
G.MASTRANGELO,Manuale di neuropsichiatria infantile,Idelson,Napoli,1998.
G.MORETTI,Educazione del bambino disabile,La Scuola Editrice,Brescia,1992.
P.MEAZZINI-G.BATTAGLIESE,Psicopatologie dell ’handicap,Masson,Milano,1996.
D.MARCELLI,Psicopatologia del bambino,Masson,Milano,1997.
D.MARCELLI,Adolescenza e psicopatologia,Masson,Milano,1997.
M.ZAPPELLA,Autismo infantile,La Nuova Italia Scientifica,Roma,1996.
G.MASTRANGELO,La terapia occupazionale nell ’età evolutiva,.Ed.Scientifiche Cuzzolin,Napoli,1999.

N.B.-Il Prof.Eugenio Menegati riceve gli studenti il martedì e/o venerdì dalle ore 12.00 alle ore 13.00.



17.Organizzazione dei servizi sociali (annuale)
PROF.FRANCESCO BELLETTI

A)PROGRAMMA DEL CORSO
Fornire servizi alla persona esige scelte organizzative particolari,legate alla natura relazionale degli interventi che devono essere realizzati,alla multidimensionalità dei bisogni cui rispondere,alla rapidità dei cambiamenti dei problemi da affrontare e delle “tecniche” che possono essere utilizzate. Ciò implica una “complessità peculiare ” delle organizzazioni che producono servizi alla persona,in termini di funzionamento organizzativo,di flessibilità,di modalità di membership ;a ciò si aggiunge,nello scenario oggi presente in Italia,una ulteriore differenziazione tra le organizzazioni,secondo la natura dell ’ente gestore.E ’ infatti certamente diverso il modus operandi di una struttura di terzo settore,rispetto all ’agire di una organizzazione pubblica (a livello nazionale,regionale,locale),o rispetto all ’intervento di una organizzazione di produzione di servizi alla persona “a scopo di lucro ”.
Il corso intende affrontare,all’interno del contesto dei servizi alla persona, tre principali temi:
1.gli aspetti più generali del funzionamento organizzativo,con particolare attenzione alle “regole di funzionamento ” di una organizzazione complessa,alla relazione tra persona e organizzazione,al rapporto tra organizzazione e ambiente esterno.Particolare attenzione verrà riservata alla programmazione,intesa sia come strumento di pensiero dell ’agire dell ’organizzazione,sia come strumento normativo operativo;
2.le diversità organizzative che caratterizzano realtà pubbliche e private (profit e non profit)e le possibili (e necessarie)modalità di interazione tra tali organizzazioni;
3.un approfondimento sulle possibili “patologie organizzative ” nella relazione tra persona e organizzazione (in particolare si farà riferimento ai fenomeni di burn-out e di mobbing ).

B)BIBLIOGRAFIA
M.MOTTA-F.MONDINO,Progettare l ’assistenza.Qualità e diritti nei servizi,NIS,Roma,1994.
A.BALDUCCI,Una programmazione diversa,in “Prospettive sociali e sanitarie ”,n.18/91,pp.1-2.
I.COLOZZI,La sussidiarietà come principio regolatore del nuovo Stato sociale,in “Sociologia e politiche sociali ”,n.1,1998,pp.53-77.
S.F.JACKSON-E ZIGLIO,Principali criteri per la presa delle decisioni in ambiente turbolento: il caso del settore socio-sanitario,in “Studi organizzativi ”,n.3-4 1985,pp.51-71.
E.MATTAROLLO,Capire l ’organizzazione,in “Animazione sociale ”,ott.1991,pp-33-41.
E.MATTAROLLO,Le persone nell ’organizzazione:da ruolo a membri attivi.e Il potere nell ’organizzazione,in “Animazione sociale ”,dic.1991,pp.19-33.

Altro materiale verrà indicato durante il corso.Sarà inoltre necessario saper analizzare e commentare i lucidi e il materiale utilizzato durante le lezioni.

N.B.-Il prof.Francesco Belletti riceve gli studenti dopo le lezioni.



18.Organizzazione dei servizi sociali II (semestrale):
PROF.MARIA PAOLA MONOLO

A)PROGRAMMA DEL CORSO
1.I processi organizzativi ed amministrativi fondamentali nella gestione dei servizi sociali.
2.Autorità e responsabilità della e nella pubblica amministrazione.I criteri di efficacia e di efficienza.
3.L ’organizzazione dei servizi sociali con particolare riferimento alla regione Lombardia.Il P.R.S.A.1988-90 e successive modificazioni ed integrazioni.
4.I servizi socio-sanitari integrati.I progetti-obiettivo nazionali e regionali. Approfondimento particolare dell ’organizzazione dei servizi nelle aree:infanzia e adolescenza,anziani,handicap e disabilità,dipendenze,salute mentale,devianza con rilievo penale.
5.L ’apporto del privato-sociale nella organizzazione e gestione dei servizi.

B)BIBLIOGRAFIA
A.TIBERIO-G.VIANI,Manuale del sociale,F.Angeli,Milano,1997.
LABOS,La fatica del lavoro sociale,TER,Roma,1987.
L.BENEDETTI e altri,Valutazione e riforma dei servizi sociali,F.Angeli,Milano,1997.
Legislazione nazionale e regionale di riferimento,G.U.e B.U.R.L.
Dispense a cura del docente.

N.B.-La Prof.ssa Maria Paola Monolo riceve gli studenti dopo le lezioni presso la sede del corso.



19.Pedagogia sociale (con istituzioni di pedagogia della famiglia)
(annuale):PROF.LUIGI PATI

A)PROGRAMMA DEL CORSO
1.Introduzione alla pedagogia sociale e alla pedagogia familiare.
2.Comunità locale e sistema formativo integrato.
3.Educazione familiare e crisi della natalità.
4.Aspetti e problemi pedagogico-educativi dell ’adozione internazionale.

B)BIBLIOGRAFIA
L.PATI,L ’educazione nella comunità locale.Strutture educative per minori in condizione di disagio esistenziale,La Scuola,Brescia 1996
N.GALLI,Educazione familiare alle soglie del terzo millennio,La Scuola,Brescia 1997
L.PATI,Pedagogia familiare e denatalità.Per il recupero educativo della società fraterna,La Scuola,Brescia 1998
L.PATI (a cura di),L ’educazione familiare alla prova:adottare un bambino straniero,ISU Università Cattolica,Milano,1999.
N.B.-Il Prof.Luigi Pati riceve gli studenti come da avviso esposto all’albo.



20.Pedagogia speciale (semestrale)
PROF.LUIGI D ’ALONZO

A)PROGRAMMA DEL CORSO
1.Introduzione alla pedagogia speciale
2.Il concetto di handicap
3.Le problematiche educative nell ’insegnamento dell ’allievo handicappato
– Conoscenza ed operatività
– Gli obiettivi fondamentali
– Il rapporto educativo
– Gli indirizzi metodologici
4.La demotivazione e la motivazione a scuola
– Alunni demotivati:vero problema della scuola
– La motivazione scolastica
– Indirizzi tematici ed orientamenti educativi
– Il ruolo dell ’insegnante nella motivazione
– Strategie d ’intervento e gestione dei comportamenti problematici

B)BIBLIOGRAFIA
G.VICO,Handicap ,diversità e scuola,La Scuola,Brescia,1994.
L.D ’ALONZO,Demotivazione alla scuola.Strategie di superamento,La Scuola,Brescia,1999.

Inoltre,lo studente dovrà scegliere un testo di approfondimento tra i seguenti
C.CORNOLDI (a cura di),I disturbi dell ’apprendimento,Il Mulino,Bologna,1991.
L.D ’ALONZO,Handicap e potenziale educativo,La Scuola,Brescia,1993.
A.CANEVARO-C.BALZARETTI-G.RIGON,Pedagogia speciale dell ’integrazione,La Nuova Italia, Firenze,1996.
H.FRANTA-A.R.COLASANTI,L ’arte dell ’incoraggiamento,La Nuova Italia Scientifica,Roma,1995.

N.B.-Il Prof.Luigi D ’Alonzo riceve gli studenti come da avviso esposto all’albo.



21.Politica sociale I (annuale)
PROF.AGOSTINO ZANI

A)PROGRAMMA DEL CORSO
Le norme come strumenti di realizzazione delle politiche sociali:
    i principi costituzionali
    la Pubblica Amministrazione
L ’evoluzione normativa nel sistema socio-sanitario italiano.
    Dalla emanazione della Costituzione alla regionalizzazione
    Dal d.p.r.616/77 alle “leggi Bassanini ”
I soggetti istituzionali erogatori di servizi socio-sanitari:
    i Comuni
    le A.S.L.
    le I.P.A.B.
    le Province
Il “privato sociale ”:
    il volontariato
    le cooperative sociali
    La legislazione socio-sanitaria in Lombardia
    La legislazione in tema di immigrazione

B)BIBLIOGRAFIA
G.M.DENTE-L.DE GANI (a cura di),Politica e legislazione sociale.Raccolta di Leggi ad uso del Diploma Universitario in Servizio Sociale,ISU Università Cattolica,Milano,1998.
F.GIROTTI,Welfare State,Carocci,Roma,1998.
A.NASUTI,L ’ordinamento delle autonomie locali,Carocci,Roma,1997.
A.TIBERIO-G.VIANI,Manuale del sociale,F.Angeli,Milano,1997.

N.B.-Il Prof.Agostino Zani riceve gli studenti dopo le lezioni presso la sede del corso;nel periodo di sospensione delle lezioni riceve il lunedì dalle ore 15 alle ore 17 nel suo studio allo IAL-CISL in v.Castellini 7.



22 -Politica sociale II (annuale)
PROF.FLORIANO POFFA

A)PROGRAMMA DEL CORSO
La finalità del corso è fornire un quadro di riferimento per l ’analisi delle principali tematiche relative alle politiche sociali - definizioni,sviluppo storico, configurazione,funzioni,crisi,relazione con il “soggetto famiglia” - ponendo una specifica attenzione al rapporto che intercorre tra l ’assetto complessivo di tali politiche in un contesto sociale e la qualità della vita delle persone,con
particolare riferimento alla realtà italiana attuale.
1.Definizioni,inquadramento generale.
    I concetti di politica dei Servizi Sociali e di Welfare State.
    Nascita e sviluppo del Welfare in Europa.
    La crisi del Welfare State:teoremi e paradigmi.
2.Welfare State in Italia.
    L ’evoluzione del Welfare State in Italia.
    I servizi socio-sanitari:assetto istituzionale.
3.Le risposte alla crisi del Welfare State:verso nuovi modelli di solidarietà.
    Pubblico e privato nella gestione dei Servizi Sociali.
    Il volontariato:“modelli ” di identità e di servizio.
    La cooperazione.
4.Famiglia,servizi,politiche sociali.
    Le famiglie:tipologie,funzioni,ruoli.
    La famiglia nel Welfare State.
    Organizzazione familiare e politiche di intervento per aree di bisogno (anziani,handicap,malattia mentale,ecc.).

B)BIBLIOGRAFIA
F.VILLA,Lezioni di politica sociale,ISU Università Cattolica,Milano,1999.
M.FERRERA,Le trappole del Welfare,Il Mulino,Bologna,1998.
F.OLIVETTI MANOUKIAN,Produrre servizi.Lavorare con oggetti immateriali,Il Mulino,Bologna,1998.
C.RANCI,Oltre il Welfare State,Il Mulino,Bologna,1999.
D.REI,Servizi sociali e politiche pubbliche,NIS,Roma,1994.
U.ASCOLI (a cura di),Il Welfare mix.Stato sociale e terzo settore,F.Angeli,Milano,1993.
G.MARIANI-M.TOGNETTI BORDOGNA (a cura di),Politiche sociali tra mutamenti normativi e scenari futuri,F.Angeli,Milano,1995.
CENTRO STUDI C.G.M.,Imprenditori sociali.Secondo rapporto sulla cooperazione in Italia,Fondazione Agnelli,Torino,1997.

Per tutti gli studenti sarà disponibile una dispensa preparata dal Docente.
Ulteriori indicazioni bibliografiche e sull ’utilizzo dei testi verranno fornite durante lo svolgimento del corso.

N.B.-Il Prof.Floriano Poffa riceve gli studenti prima e dopo le lezioni presso la sede del corso.



23.Principi e fondamenti del servizio sociale (annuale):
PROF.MARIA VITTORIA BOMBARDIERI

A)PROGRAMMA DEL CORSO
Obiettivi
Il corso è finalizzato ad approfondire,con gli studenti di primo anno,alcune tematiche che permettono di collocare il Servizio Sociale in un quadro complesso dove si intersecano elementi legati all ’evoluzione storica dell ’assistenza,ai valori e principi della professione,alle teorie elaborate dai diversi autori.Il corso vuol offrire uno spazio di riflessione in merito agli aspetti relazionali,deontologici,legati alla professione,cercando di connettere il più possibile teoria ed esperienza del Servizio Sociale.
Contenuti
Dire, fare e pensare nel servizio sociale.La teoria della complessità come possibile chiave di lettura del servizio sociale.La relazione tra teorie,strumenti,realtà istituzionali,cultura e persone coinvolte nel servizio sociale.
Storia dell ’assistenza:i bisogni,le tipologie di risposta,la cultura dominante nei diversi periodi storici nei confronti dei poveri e delle persone in difficoltà.
La visione della donna,del minore,del “diverso ”,del malato nei periodi storici presi in esame.
La nascita e l ’evoluzione del Servizio sociale.La professionalizzazione del Servizio Sociale e la legislazione in merito.
La persona come centro del servizio sociale e come valore cardine nella relazione d ’aiuto e nei diversi interventi.I diritti degli utenti.
Aspetti etici nel servizio sociale.I principi del Servizio Sociale.Analisi dei diversi autori italiani e stranieri.
I codici deontologici professionali:il significato e la definizione.Comparazione dei codici di paesi diversi.Il codice deontologico in Italia.Alcuni dilemmi etici.

B)BIBLIOGRAFIA
F.VILLA,Dimensioni del Servizio Sociale,Vita e Pensiero,Milano,1992.
T.VECCHIATO-F.VILLA,Etica e Servizio Sociale,Vita e Pensiero,Milano,1995.
B.GEREMEK,La pietà e la forca.Storia della miseria e della carità in Europa,Laterza,Bari,1988.
D.GODBOUT,L ’esperienza del dono nella famiglia e con gli estranei,Liguori,Napoli,1998.
D.BRAMANTI (A CURA DI),Politiche e servizi sociali,Vita e Pensiero,Milano n.2/96,n.1/97.
Codice deontologico dell ’assistente sociale istituito dalla Legge 23 Marzo 1993 n.84.
S.BANKS,Etica e valori nel servizio sociale,Erikson,Trento,1999.
M.V.BOMBARDIERI,L ’uso degli strumenti professionali nel servizio sociale ”,in G.CIVENTI (a cura di),L ’azione sociale efficace ,Edizioni Fatebenefratelli,Cernusco sul Naviglio,2000.

N.B.-La Prof.ssa Maria Vittoria Bombardieri riceve gli studenti dopo le lezioni presso la sede del corso



24.Psicologia del lavoro (semestrale)
PROF.NICOLETTA MARITAN

A)PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso introduce alla conoscenza ed allo studio degli aspetti psicologici del lavoro,considerato nella realtà attuale che risulta profondamente segnata da obiettivi,strumenti e sistemi di interazione assai più complessi rispetto al recente passato.
Il corso farà riferimento a quadri concettuali desunti dalla psicologia sociale, dalla psicologia dinamica,dalla sociologia al fine di non ignorare le dimensioni esplicite,implicite,inconsce che attraversano il lavoro. Si farà inoltre ricorso alla psicosociologia quale disciplina che studia le ipotesi teorico tecniche relative ai metodi ed agli strumenti dell ’intervento psicologico nelle realtà plurali.
Metodo di lavoro
Sarà creato un percorso all ’interno del quale gli studenti (quelli che parteciperanno in modo puntuale e continuativo)possano sperimentare in cosa consiste la psicologia del lavoro,iniziando a misurarsi,in un ambito protetto e con un accompagnamento ravvicinato,nella gestione dei processi e nell ’adozione di strumentazioni.
Per fare questo,le lezioni teoriche saranno connesse all ’uso di strumenti attivi di apprendimento (esercitazioni).
È inoltre previsto il contributo di testimonianze portate da consulenti o dipendenti di organizzazioni pubbliche,private,del terzo settore.
Di seguito vengono indicati i temi del corso la cui sequenza potrà variare in funzione delle problematiche e degli interessi che emergeranno in itinere.
Linee tematiche guida
– La conoscenza dell ’organizzazione
– La psicologia del lavoro
– La produttività nella realtà attuale
– La rappresentazione dell ’oggetto di lavoro e del compito
– La costruzione di un oggetto di lavoro comune
– Psicologia del lavoro e formazione:le connessioni

B)BIBLIOGRAFIA
C.KANEKLIN-F.OLIVETTI MANOUKIAN,Conoscere l ’organizzazione,NIS,Roma,1990.
F.OLIVETTI MANOUKIAN,Produrre servizi,Il Mulino,Bologna,1998.
N.CHMIEL,Tecnologia e lavoro,Il Mulino,Bologna,2000.

C)AVVERTENZE
Per gli studenti frequentanti,il programma d ’esame prevede i primi due testi ed articoli predisposti a partire dalle questioni trattate;per chi non frequenterà le lezioni verterà sui tre testi.
La Prof.ssa Nicoletta Maritan riceve gli studenti il venerdì dalle ore 9.00 alle ore 10.00.



25.Psicologia dello sviluppo (annuale)
PROF.RUGGERO MASSARDI

A)PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso ha la finalità di accostare gli studenti alla conoscenza e all’approfondimento della psicologia dello sviluppo,quale disciplina che ha come fuoco del suo interesse il processo di evoluzione della personalità durante tutto il tragitto dell ’esistenza umana,dalla nascita all ’ultimo periodo della vita.
Più precisamente il programma di insegnamento si pone i seguenti obiettivi:
1.l ’offerta agli studenti di alcuni contenuti fondamentali delle teorie dello sviluppo psicologico;
2.l ’approccio,dal punto di vista psicologico,alla complessità dell ’evoluzione della persona,nelle sue dimensioni affettive,cognitive e relazionali;
3.la coniugazione possibile tra le coordinate teoriche e l ’esperienza degli allievi,per arricchire il quadro di riferimento utile alla ricerca di attribuzione di significato agli eventi complessi che caratterizzano la vita dell’individuo,sia sul piano intrapsichico sia su quello interattivo.
Contenuti
Saranno trattati i seguenti temi:
– Contenuti,metodi e strumenti della psicologia dello sviluppo;
– Definizione e precisazione di alcuni concetti psicologici maggiormente diffusi nel linguaggio comune,come ad sempio: io, es, superio, conscio,inconscio,difese psicologiche,conflitto psichico,ambivalenza,mondo interno,mondo esterno ,ecc.;
– L ’infanzia e la preadolescenza:la crescita come processo di sviluppo integrato delle diverse componenti emotive,cognitiva,motoria e relazionale;
– L ’adolescenza:la crisi d ’identità,la differenziazione sessuale,la percezione di sé e le relazioni con gli adulti e con i coetanei; l’innamoramento, il gruppo dei pari;
– La prospettiva adulta,la responsabilità e la separazione dalla famiglia di origine;
– La formazione della coppia;
– La nascita dei figli,la paternità,la maternità e la “coniugalità ”;
– La separazione coniugale:dinamiche tra i coniugi e tra questi ed i figli;
– La maturità e l ’età di mezzo;
– La vecchiaia e la conclusione della vita.

B)BIBLIOGRAFIA
C.CASTELLI-A.QUADRIO-L.VENINI,Psicologia sociale e dello sviluppo -Vol.II,F.Angeli, Milano,1995.
G.P.CHARMET-F.SCAPARRO,Bell ’età,F.Angeli,Milano,1991.
E.SCABINI,L ’organizzazione famiglia tra crisi e sviluppo,F.Angeli,Milano,1992.
Saranno,inoltre,forniti dal docente appunti ed altri riferimenti bibliografici.

C)AVVERTENZE
Il corso viene condotto con la seguente metodologia:
–Esplorazione delle domande e degli interessi degli studenti riguardanti la disciplina,effettuata in occasione della presentazione del corso;
–Lezioni a cura del docente,mirate a trasmettere i contenuti e a integrarli con i quadri di riferimento e con l ’esperienza degli studenti;
–Discussioni,guidate dal docente,tese a coinvolgere attivamente gli allievi.

Il Prof.Ruggero Massardi riceve gli studenti dopo le lezioni presso la sede del corso e in sede di esami.



26.Psicologia dello sviluppo II (semestrale)
PROF.RUGGERO MASSARDI

A)PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso ha la finalità di accostare gli studenti alla conoscenza e all ’approfondimento della psicologia dello sviluppo,quale disciplina che ha come fuoco del suo interesse il processo di evoluzione della personalità durante tutto il tragitto dell ’esistenza umana,dalla nascita all ’ultimo periodo della vita. Più precisamente il programma di insegnamento si pone i seguenti obiettivi:
1.l ’offerta agli studenti di alcuni contenuti fondamentali delle teorie dello sviluppo psicologico;
2.l ’approccio,dal punto di vista psicologico,alla complessità dell ’evoluzione della persona,nelle sue dimensioni affettive,cognitive e relazionali;
3.la coniugazione possibile tra le coordinate teoriche e l ’esperienza degli allievi,per arricchire il quadro di riferimento utile alla ricerca di attribuzione di significato agli eventi complessi che caratterizzano la vita dell’individuo,sia sul piano intrapsichico sia su quello interattivo.
Contenuti
Saranno trattati i seguenti temi:
– L ’adolescenza:la crisi d ’identità,la differenziazione sessuale,la percezione di sé e le relazioni con gli adulti e con i coetanei; l’innamoramento, il gruppo dei pari;
– La prospettiva adulta,la responsabilità e la separazione dalla famiglia di origine;
– La formazione della coppia;
– La nascita dei figli,la paternità,la maternità e la “coniugalità ”;
– La separazione coniugale:dinamiche tra i coniugi e tra questi ed i figli;
– La maturità e l ’età di mezzo;
– La vecchiaia e la conclusione della vita.

B)BIBLIOGRAFIA
G.P.CHARMET-F.SCAPARRO,Bell ’età,F.Angeli,Milano,1991.
E.SCABINI,L ’organizzazione famiglia tra crisi e sviluppo,F.Angeli,Milano,1992.

C)AVVERTENZE
Il corso viene condotto con la seguente metodologia:
– Esplorazione delle domande e degli interessi degli studenti riguardanti la disciplina,effettuata in occasione della presentazione del corso;
– Lezioni a cura del docente,mirate a trasmettere i contenuti e a integrarli con i quadri di riferimento e con l ’esperienza degli studenti;
– Discussioni,guidate dal docente,tese a coinvolgere attivamente gli allievi.

Il Prof.Ruggero Massardi riceve gli studenti dopo le lezioni presso la sede del corso e in sede di esami.



27 -Psicologia sociale (annuale)
PROF.MARCO FARINA

A)PROGRAMMA DEL CORSO
Obbiettivo principale del primo semestre è l ’acquisizione delle tematiche della psicologia sociale;più specificamente verranno presi in esame i seguenti argomenti:
– Il gruppo:definizioni,la relazione individuo gruppo,il comportamento inter-gruppo,iniziazione al gruppo,esecuzione dei compiti e mantenimento delle relazioni,l ’acquisizione e lo sviluppo delle norme di gruppo, status e ruoli,la leadership,le reti di comunicazione
– L ’influenza sociale:influenze dirette e indirette,consapevoli e inconsapevoli,“vere ” e “false ” influenze,la persuasione e le sue strategie
– Le attribuzioni:definizioni,il locus of control ,le attribuzioni di responsabilità,“l ’errore fondamentale ” dell ’attribuzione
– Gli atteggiamenti:definizioni,atteggiamenti e comportamento,il cambiamento di atteggiamento,la misurazione degli atteggiamenti
– Cooperazione e conflitto:scopi conflittuali e competizione tra gruppi,il conflitto intergruppi e le dinamiche intragruppo,
– Il comportamento prosociale:definizioni,le tre forme dell ’altruismo,le aspettative normative,l ’aiuto impulsivo e le situazioni di emergenza
– Il pregiudizio e lo scontento sociale:l ’individuo con pregiudizi,frustrazione,pregiudizio e scontento,deprivazione relativa e disagio sociale.
La conoscenza di queste tematiche ormai classiche verrà integrata con lo studio dei recenti contributi della ricerca ad esse relative; verranno inoltre proposte delle esercitazioni che consentiranno agli studenti di osservare “in vivo” alcuni fenomeni psicosociali oggetto di studio.
Il secondo semestre avrà carattere monografico e applicativo;verrà proposta all ’attenzione degli studenti una serie di progetti di intervento psicosociale in cui si evidenziano i concetti di solidarietà ed empowerment.Una lettura critica delle esemplificazioni proposte che concernono temi differenziati (famiglia e minori,tossicodipendenza,psichiatria sociale ed altri ancora)consentirà di acquisire una metodologia di progettazione e valutazione di interventi rivolti al sociale.

B)BIBLIOGRAFIA
R.BROWN,Psicologia sociale dei gruppi,Il Mulino,Bologna,
oppure
M.HEWSTONE et all.,Introduzione alla psicologia sociale,Il Mulino,Bologna.
S.MOSCOVICI,La relazione con l ’altro,Cortina,Milano
Una serie di testi relativi alla parte monografica,all ’interno della quale lo studente potrà effettuare una propria scelta,verrà comunicata all’inizio del corso.

N.B.-Il Prof.Marco Farina riceve gli studenti dopo le lezioni presso la sede del corso.



28.Psicologia sociale II (semestrale)
PROF.MARCO FARINA

A)PROGRAMMA DEL CORSO
All ’interno di questa seconda semestralità,di carattere monografico e applicativo,verranno proposti all ’attenzione degli studenti una serie di progetti di intervento psicosociale in cui si evidenziano i concetti di solidarietà ed empowerment.Una lettura critica delle esemplificazioni proposte che concerno temi differenziati (famiglia e minori,tossicodipendenza,psichiatria sociale ed altri ancora)consentirà di acquisire una metodologia di progettazione e valutazione di interventi rivolti al sociale.

B)BIBLIOGRAFIA
Una serie di testi,all ’interno della quale lo studente potrà effettuare una propria scelta,verrà comunicata all ’inizio del corso.

N.B.-Il Prof.Marco Farina riceve gli studenti dopo le lezioni presso la sede del corso.



29.Psicologia sociale della famiglia (semestrale)
PROF.VITTORIO CIGOLI

A)PROGRAMMA DEL CORSO
I riferimenti teorici e metodologici della Psicologia Sociale della Famiglia.
Le trasformazioni sociali e demografiche della famiglia italiana.
L ’identità organizzativa della famiglia.
La teoria del “Family stress and coping ” e l ’approccio dello sviluppo.
Le transizioni del ciclo di vita familiare:la costituzione della coppia,la nascita del primo figlio,la famiglia con adolescenti,la famiglia lunga del giovane-adulto,la famiglia con anziani.
Separazione coniugale e continuità genitoriale.
La salute e la patologia della famiglia.
La trasmissione intergenerazionale del valore famiglia.

B)BIBLIOGRAFIA
E.SCABINI-V.CIGOLI,Il Famigliare.Legami,Simboli,Transizioni ,Cortina,Milano,2000.
V.CIGOLI (a cura di),Il vello d ’oro.Ricerche sul valore famiglia,Edizioni San Paolo,Milano,2000.

N.B.-Il Prof.Vittorio Cigoli riceve gli studenti dopo le lezioni nel suo studio.



30.Psicopatologia generale (semestrale)
PROF.CLAUDIO GHIDELLI

A)PROGRAMMA DEL CORSO
– L ’ansia normale e patologica nello sviluppo dell ’individuo:ansia,paura e angoscia.
– L ’esame di realtà come funzionamento dell’Io e i meccanismi di difesa.
– Il sintomo tra adattamento e organizzazione difensiva.
– Le nevrosi d’ansia,fobica,ossessiva,isterica:quadri clinici.
– Le personalità di tipo border-line e narcisistiche.
– Le strutture psicotiche.
– Psicopatologia nell ’infanzia,nell ’adolescenza,in età adulta e nell ’anziano.
– La famiglia nella normalità e nella patologia.

B)BIBLIOGRAFIA
J.BERGERET,Psicologia patologica,Masson,Milano-Padova,1979.
Un testo a scelta tra
F.DEL CORNO-M.LANG,La relazione con il paziente,F.Angeli,Milano,1990.
V.LINGIARDI-F.MADEDDU,I meccanismi di difesa,Cortina,Milano,1994.
AA.VV.,La depressione nel bambino e nell ’adolescente,Armando,Roma,1994.
G.CHARMET-E.ROSCI,La seconda nascita,Unicopli,Milano,1992.
M.CESA BIANCHI,Psicologia dell ’invecchiamento,NIS,Roma,1987.
C.LAICARDI-A.PIPERINO,La qualità di vita nella terza età,Borla,Roma,1987.
E.SCABINI,L ’organizzazione famiglia tra crisi e sviluppo,F.Angeli,Milano,1992.

N.B.-Il Prof.Claudio Ghidelli riceve gli studenti dopo le lezioni presso la sede del corso.



31.Sociologia (annuale)
PROF.PIERFRANCO BRUNORI

A)PROGRAMMA DEL CORSO
Obiettivi
Il corso si propone di fornire i concetti fondamentali e le nozioni necessarie all’analisi della società costruiti dagli autori classici e poi elaborati nelle diverse teorie sociologiche contemporanee.
Dopo un’introduzione sulle origini e gli sviluppi della sociologia come scienza,l ’attenzione verrà rivolta ad alcune questioni sociali attuali.
Contenuti
Che cosa è e a che cosa serve la sociologia?
– La nascita della sociologia in Europa -Gli sviluppi della sociologia in America
– Principali teorie e problemi della società contemporanea
Gli elementi costitutivi della società.
– Individui gruppi – organizzazioni – comunità – cultura.
Le disuguaglianze.
– Stratificazione sociale – povertà – etnia e razza.
Le istituzioni sociali.
– Famiglia e matrimonio – educazione e istruzione – religione – ordinamento politico.
Il cambiamento sociale.
– Popolazione e organizzazione del territorio – globalizzazione della società.

B)BIBLIOGRAFIA
Per la preparazione agli esami gli studenti dovranno fare riferimento ai seguenti testi
P.DONATI (a cura di),Lezioni di sociologia,CEDAM,Padova,1998.
A.BAGNASCO-M.BARBAGLI-A.CAVALLI,Corso di Sociologia,Il Mulino,Bologna,1997.
I.ROBERTSON,Sociologia,Zanichelli,Bologna,1997.
P.DE NARDIS (a cura di),Le nuove frontiere della sociologia,Carocci,Roma ,1998.
Per la consultazione si consiglia
L.GALLINO,Dizionario di sociologia,UTET,Torino,1988.
F.DEMARCHI-A.ELLENA-B.CATTARINUSSI (a cura di),Nuovo dizionario di sociologia,Paoline, Milano,1987.
Enciclopedia delle scienze sociali,Istituto della enciclopedia italiana,Roma,1991.

N.B.-Il Prof.Pierfranco Brunori riceve gli studenti dopo le lezioni presso la sede del corso.



32 -Sociologia dell ’educazione (semestrale)
PROF.MADDALENA COLOMBO

A)PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso si propone di fornire gli strumenti di base per una lettura sociologica dei processi educativi.Durante il corso verranno quindi affrontati i seguenti argomenti principali:
– la sociologia dell ’educazione come disciplina scientifica:contenuti e metodi;
– il rapporto tra educazione e società in relazione alle trasformazioni socioculturali;particolare attenzione sarà rivolta ai processi sociali contemporanei, quali la globalizzazione,i flussi immigratori,ecc.e alle loro implicazioni per
i processi educativi;
– i principali temi di riflessione della sociologia dell ’educazione:
– la socializzazione:modelli teorici di riferimento;
– la formazione del Sé sociale:teorie dell ’identità;
– l ’uguaglianza delle opportunità di fronte all ’istruzione;
– il rapporto scuola-lavoro;
– attori e agenzie nei processi di socializzazione:la famiglia,la scuola e gli insegnanti,il gruppo dei pari,i mass media;
– continuità e reciproca implicazione tra agenzie formative:dalla divisione dei compiti al policentrismo formativo;
– la ricerca in sociologia dell ’educazione,con particolare riferimento ai seguenti contesti socio-educativi: scuola, famiglia, comunità, biblioteca,luoghi di aggregazione giovanile.

B)BIBLIOGRAFIA
E.BESOZZI,Elementi di sociologia dell ’educazione,Carocci,Roma,1999 (7 a rist.Le edizioni precedenti sono della Nuova Italia Scientifica).
E.BESOZZI-M.COLOMBO,Metodologia della ricerca sociale nei contesti socio-educativi, Guerini&Associati,Milano,1998,solo IV cap.,pp.148-193.
Un testo a scelta all ’interno di uno dei percorsi di approfondimento personale tra quelli indicati qui di seguito:
    1.Il raccordo istruzione-occupazione
E.BESOZZI (a cura di),Navigare tra formazione e lavoro,Carocci,Roma,1998 (oltre al saggio introduttivo,tre saggi a scelta per ogni parte del volume).
M.SANTORO-M.PISATI,Dopo la laurea.Status,sfide e strategie ,F.Angeli,Milano,1996.
E.MORGAGNI (a cura di),Adolescenti e dispersione scolastica.Possibilità di prevenzione e recupero,Carocci,Roma,1998.
G.MORO,La formazione nelle società post-industriali,Carocci,Roma,1998.
    2.La gestione del sistema scolastico
M.COLOMBO,Scuole e comunità locali.Una lettura sociologica ,Carocci,Roma,2000,in corso di pubblicazione.
V.D ’ALESSANDRO,La sfida dell ’istruzione,La Nuova Italia Scientifica,Roma,1996.
A.CAVALLI (a cura di),Insegnare oggi.Prima indagine Iard sulla condizione di vita e di lavoro nella scuola italiana,Il Mulino,Bologna,1992.
G.C.GASPERONI (a cura di),Gli insegnanti nella scuola che cambia.Seconda indagine Iard sugli insegnanti,Il Mulino,Bologna,in corso di pubblicazione.
L.FISCHER-M.MASUELLI,I dirigenti e l ’autonomia scolastica.Una ricerca sui capi di istituto di fronte alla riforma,F.Angeli,Milano,1998.
    3.Processi immigratori e realtà scolastica
G.GIOVANNINI (a cura di),Allievi in classe,stranieri in città.Una ricerca sugli insegnanti di scuola elementare di fronte all’innovazione, F.Angeli, Milano,1996.
E.BESOZZI (a cura di),Crescere tra appartenenze e diversità.Una ricerca sui preadolescenti delle scuole medie milanesi, F.Angeli, Milano,1999.
    4.La realtà giovanile
C.BUZZI-A.CAVALLI-A.DE LILLO (a cura di),Giovani verso il Duemila.Quarto rapporto Iard sulla condizione giovanile in Italia,Il Mulino,Bologna,1997.
C.BUZZI,Essere giovani in Lombardia.Una generazione fra Italia e Europa,Guerini&Associati, Milano,1998.
C.CELATA-M.CIRRI-L.ZANON (a cura di),Il mondo dell ’adolescenza:pensieri,enigmi,provocazioni ,F.Angeli,Milano,1997.
COSPES,L ’età incompiuta.Ricerca sulla formazione dell ’identità negli adolescenti italiani,Elle Di Ci,Torino,1995.
ISFOL,Inclusione ed esclusione.Ritratto di una generazione di giovani alle soglie del 2000,F. Angeli,Milano,2000.

Ulteriore bibliografia verrà presentata durante il corso.
Eventuali seminari di approfondimento potranno essere proposti durante l ’anno accademico.
Lo studente potrà presentare altre proposte di approfondimento che,per poter costituire programma d ’esame,dovranno essere approvate dal docente.

N.B.-La Prof.ssa Maddalena Colombo riceve gli studenti nel suo studio presso il LARIS(II piano,via Trieste 17)ogni giovedì 15-17.



33.Sociologia dell’organizzazione (semestrale):
PROF.MASSIMILIANO MONACI

A)PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso si propone di analizzare una serie di tematiche e categorie fondamentali per la comprensione delle forme di comportamento sociale delle e nelle organizzazioni.In particolare,la discussione degli aspetti che caratterizzano il fenomeno organizzativo viene sviluppata,da un lato,sullo sfondo dei principali approcci teorici che hanno contribuito alla formazione degli studi sulle organizzazioni e,dall ’altro,tenendo conto del nesso di reciproca influenza tra processi organizzativi e trasformazioni del contesto sociale.
Il programma del corso è così articolato:
1.Riflessioni preliminari.
– Una società di organizzazioni.
– Definizione di organizzazione.
– Natura,valore e limiti della conoscenza organizzativa.
2.La struttura organizzativa formale .
– I fini formali dell ’organizzazione.
– Ruoli,compiti,gerarchia.
– La “tecnologia ”.
3.Gli attori organizzativi.
– Motivazioni,incentivi,contributi.
– Tipi di partecipazione all’attività cooperativa.
4.I processi organizzativi.
– Le dinamiche informali e di gruppo.
– I processi politici:interessi,conflitti,potere.
– La cultura.
– Il rapporto con l ’ambiente.
– Il cambiamento organizzativo.
5.Per una concezione complessa del fenomeno organizzativo.
– Le metafore dell ’organizzazione.
– Organizzazioni e organizzazione della società globale.

B)BIBLIOGRAFIA
G.MORGAN,Images.Le metafore dell ’organizzazione,F.Angeli,Milano,1999,(capp.:1,2,3,4,5,6,10,11).
P.GAGLIARDI-M.MONACI (a cura di),Prospettive teoriche sulle organizzazioni.Materiali,2voll.,ISU Università Cattolica,Milano,1996.
Della dispensa vanno studiate le seguenti parti:
Vol.I:cap.2 (F.W.Taylor),cap.5 (M.Weber),cap.7 (C.I.Barnard),capp.8 e 9 (P.Selznick).
Vol.II:cap.3 (J.D.Thompson),cap.4 (M.Crozier),cap.7 (P.J.DiMaggio e W.W.Powell),cap.8 (K.Weick).

N.B.-Il Prof.Massimiliano Monaci riceve gli studenti il lunedì dalle ore 12.00 alle ore 13.00.



34.Sociologia della devianza (semestrale)
PROF.DANIELA CASTELLI

A)PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso intende offrire una panoramica sugli aspetti fondamentali della devianza e del controllo sociale all ’interno della società contemporanea,a partire dalla presentazione delle principali teorie sociologiche sulla devianza e sul controllo sociale.
Particolare attenzione verrà rivolta all ’analisi di fenomeni devianti propri della realtà attuale come ad es.il maltrattamento infantile,il disagio giovanile,la tossicodipendenza,la microcriminalità minorile.
Ampio spazio di approfondimento verrà dato al problema dell ’intervento sia dal punto di vista preventivo sia da quello riparativo.

B)BIBLIOGRAFIA
Per la preparazione dell ’esame gli studenti dovranno fare riferimento ai seguenti testi
T.PITCH,La devianza,La Nuova Italia,Firenze,1975.
B.BERTELLI-F.NERESINI,Complessità sociale,devianza e controllo ,in “Studi di Sociologia ”,I,1988.
B.AVANZINI BARBERO (a cura di),Giustizia minorile e Servizi Sociali,F.Angeli,Milano,1997, (5 capp.a scelta).
B.AVANZINI BARBERO (a cura di),Minori,giustizia penale e intervento dei Servizi ,F.Angeli, Milano,1998,(3 capp.a scelta).
Ulteriori testi di approfondimento verranno segnalati a lezione.

N.B.-La Prof.ssa Daniela Castelli riceve gli studenti al termine delle lezioni presso la sede del corso.



35.Sociologia della famiglia (semestrale)
PROF.DONATELLA BRAMANTI

Il programma del corso e la relativa bibliografia saranno comunicati dal docente all’inizio delle lezioni.



36.Sociologia delle comunicazioni di massa (semestrale):
PROF.CRISTIANA OTTAVIANO

A)PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso si propone di fornir le linee fondamentali di un aspetto della sociologia della comunicazione,e cioè la riflessione sugli effetti sociali dei media e un approfondimento monografico sulla Media Education.
Il corso è quindi suddiviso in due parti:
Parte istituzionale :
– La sociologia delle comunicazioni di massa come ramo della sociologia
– I mass media come attori sociali
– La Communication Research :lo studio degli effetti sociali dei media
– Dalla Bullet Theory agli Audience Studies
– L ’etnografia del consumo
Parte monografica:
– Società dell ’informazione e intermediazione culturale
– I programmi per minori nella televisione italiana

B)BIBLIOGRAFIA
M.WOLF,Teorie delle comunicazioni di massa,Bompiani,Milano 1993 10 (I parte e II parte fino a p.176).
M.WOLF,Gli effetti sociali dei media,Bompiani,Milano,1993 3 (I parte e II parte).
Appunti del corso.
Un testo a scelta tra
L.D ’ABBICCO-C.OTTAVIANO,La TV in classe,La Scuola,Brescia,1999.
oppure
L.D ’ABBICCO-C.OTTAVIANO,Bambini a una dimensione.La lenta scomparsa dell ’infanzia in TV,Unicopli,Milano,2000.

C)AVVERTENZE
I non frequentanti sono tenuti a portare -oltre ai due libri di Wolf -entrambi i testi:
L.D ’ABBICCO-C.OTTAVIANO,La TV in classe,Editrice La Scuola,Brescia 1999 e L.D ’ABBICCO-C.OTTAVIANO,Bambini a una dimensione.La lenta scomparsa dell ’infanzia in TV,Unicopli,Milano 2000;oppure possono concordare un programma specifico con il docente.
La Prof.ssa Cristiana Ottaviano riceve nel suo studio presso il LARIS;l’orario di ricevimento sarà affisso in bacheca all’inizio dell’anno accademico.



37.Storia contemporanea (semestrale)
PROF.SANTA MARIA BOTTERI

A)PROGRAMMA DEL CORSO
L’identità degli italiani:un problema storico e storiografico
Il corso intende indagare il tema dell ’identità italiana attraverso i testi più significativi che dal Settecento in poi hanno cercato di ridefinire e di descrivere i tratti essenziali del nostro “carattere nazionale ”.
Ma il tema dell ’identità italiana è anche strumento per evidenziare le categorie e i modelli storiografici con i quali la si legge e la si giudica.
Preparazione generale.
Si richiede la conoscenza della storia degli ultimi due secoli,con particolare attenzione ai periodi relativi ai testi trattati nel corso.La preparazione al riguardo può essere svolta su un buon manuale di scuola secondaria.

B)BIBLIOGRAFIA
Come approfondimento dei temi generali della storia contemporanea è obbligatoria la scelta di un testo tra:
P.POMBENI,Introduzione alla storia contemporanea,Il Mulino,Bologna,1997.
P.MACRY,La società contemporanea,Il Mulino,Bologna,1995.
C.PAVONE (a cura di),‘900.I tempi della storia,Donzelli,Roma,1997.
Per quanto riguarda i temi che verranno svolti nel corso è obbligatoria la preparazione di:
E.GENTILE,La grande Italia.Ascesa e declino del mito della nazione nel ventesimo secolo,Mondadori,Milano,1997.
e a scelta:
G.LEOPARDI,Discorso sopra lo stato dei costumi de gl ’Italiani,Rizzoli,Milano,1998.
G.BOLLATI,L ’italiano.Il carattere nazionale come storia e come invenzione,Einaudi,Torino,1996.
E.GALLI DELLA LOGGIA,L ’identità italiana,Il Mulino,Bologna,1998.

N.B.-La Prof.ssa Santa Maria Botteri riceve gli studenti,nel periodo di lezione,il martedì dalle ore 14.00 alle ore 15.00.



38.Storia dell ’amministrazione pubblica (semestrale)
PROF.MARIO SCAZZOSO

A)PROGRAMMA DEL CORSO
1.Questioni metodologiche.
2.Parte generale
Amministrazione e storia dall ’Unità alla Costituente.
3.Parte speciale
Amministrazione e modelli costituzionali;evoluzione degli apparati statali e sviluppo costituzionale.

B)BIBLIOGRAFIA
G.MELIS,Storia dell ’amministrazione italiana,Il Mulino,Bologna,1996 (limitatamente ai primi tre capitoli,fino a p.268).
Inoltre,in alternativa:
P.AIMO,Stato e Poteri locali in Italia 1848-1995,La Nuova Italia Scientifica,Roma,1997.
C.GHISALBERTI,Dall ’antico regime al 1848,Laterza,Roma-Bari,1994.

N.B.-Il Prof.Mario Scazzoso riceve gli studenti dopo le lezioni nel suo studio.



39.Storia economica (semestrale):
PROF.MARIO TACCOLINI

A)PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso intende preliminarmente offrire alcune chiavi interpretative dello sviluppo economico e sociale in età contemporanea,in Europa e nel mondo. In secondo luogo verrà approfondita monograficamente la storia del lungo Ottocento economico e sociale italiano.
I temi nodali,come pure le questioni storiografiche ad essi correlate,sono i seguenti:
La storia dell’industrializzazione europea in età contemporanea:
    lo sviluppo economico nel lungo periodo;
    la rivoluzione industriale in Inghilterra;
    i casi nazionali europei;
    la nascita dei competitori fuori d ’Europa:Usa e Giappone;
    l ’economia internazionale tra Ottocento e Novecento;
    le due guerre mondiali;
    le difficoltà dell ’economia europea negli anni Venti e Trenta;
    il secondo dopoguerra:tra ricostruzione e rapido sviluppo.
La storia economica italiana (1620-1914):
    le origini dell ’equilibrio agricolo commerciale (1620-1815);
    la difesa degli assetti consolidati nella fase (1815-1826);
    la piena maturità dell ’equilibrio agricolo-commerciale (1826-1849);
    la battuta d ’arresto del decennio di preparazione;
    questioni economiche e politiche negli anni dell ’unificazione (1859-1866);
    l ’emergere dei limiti dell ’economia tradizionale (1866-1878);
    tra crisi agraria e protezionismo (1878-1887);
    congiunture internazionali ed ammodernamento indotto (1887-1896);
    l ’industrializzazione incompiuta (1896-1914).

B)BIBLIOGRAFIA
V.ZAMAGNI,Dalla rivoluzione industriale all ’integrazione europea.Breve storia economica dell ’Europa,Il Mulino,Bologna,1999.
S.ZANINELLI,L ’economia nella storia d ’Italia del secolo XIX,Giappichelli,Torino,1999.
R.CANETTA-M.TACCOLINI (a cura di),L ’economia nella storia d ’Italia del secolo XIX.Sussidi didattici,ISU Università Cattolica, Milano, 1997.
Si richiede una buona conoscenza della storia politica e sociale europea tra tardo Settecento e secondo Novecento,da approfondire mediante manuali di storia adottati nella scuola secondaria superiore.

N.B.-Il Prof.Mario Taccolini riceve gli studenti nel suo studio dopo le lezioni.



40.Lingua inglese (semestrale)
DOCENTI DA NOMINARE

Per il primo anno di corso
In coerenza con i processi di riforma dell ’ordinamento degli studi universitari e al fine di armonizzare in sede europea i percorsi formativi e i titoli di studio,a partire dall ’a.a.2000/2001,l ’Università Cattolica ha attivato il Servizio Linguistico d ’Ateneo per consentire ai nuovi immatricolati il conseguimento di alcune certificazioni ufficialmente riconosciute all’interno dell’Unione Europea,in ordine alle abilità linguistiche. Ulteriori informazioni verranno affisse all ’albo della Facoltà.
Per gli anni successivi al primo
Indicazioni in merito al Programma e alla Bibliografia del corso verranno affisse all ’albo della Facoltà.


Tirocinio professionale

1.Guida al tirocinio I (annuale)
ASS.SOC.MARGHERITA GHISELLI

A)PROGRAMMA DEL CORSO
Obiettivi
– contribuire alla formazione di un gruppo classe,nel quale si sperimenti il lavoro comune;
– avviare la conoscenza di sé e delle motivazioni in relazione alla scelta professionale attuata;
– avviare la conoscenza della rete dei servizi pubblici e privati e delle aree di intervento in cui opera l ’assistente sociale;
– avviare la conoscenza del lavoro sociale,della relazione di aiuto,della metodologia del lavoro per progetti;
– avviare la conoscenza del lavoro nella comunità.
Contenuti,modalità e strumenti dell ’attività
In relazione agli obiettivi sopra elencati,l ’attività di guida al tirocinio prevede di:
– esercitare la capacità di riflessione su di sé e sui propri atteggiamenti e motivazioni e di acquisire abilità relazionali attraverso attività di gruppo;
– facilitare la conoscenza delle modalità con cui attualmente si esplica la professione dell ’assistente sociale attraverso incontri con assistenti sociali in servizio,effettuati sia in aula sia presso enti in cui essi svolgono la loro attività;
– favorire la conoscenza della comunità e dei principali servizi presenti attraverso la predisposizione di griglie di analisi e l ’attuazione di incontri e interviste sul territorio.

B)BIBLIOGRAFIA
Indicazioni bibliografiche verranno fornite durante il corso.

C)AVVERTENZE
Sarà privilegiato l ’uso di:esercitazioni,discussioni,simulazioni;si richiederà la stesura di relazioni individuali e di gruppo.



2.Guida al tirocinio II (annuale):
IL NOME DEL TUTOR SARÀ COMUNICATO ALL ’INIZIO DELLE LEZIONI.

A)PROGRAMMA DEL CORSO
Obiettivi
-supportare lo studente nel percorso di conoscenza del servizio individuato per lo svolgimento del tirocinio sul campo e nell’organizzazione della propria attività;
-facilitare la comunicazione della singola esperienza di tirocinio sul campo e la discussione degli aspetti problematici sperimentati dagli studenti;
-fornire gli strumenti per attuare un iniziale apprendimento della professionalità dell ’assistente sociale;
-affiancare lo studente nella sperimentazione di una modalità operativa progettuale.
Contenuti, modalità e strumenti dell ’attività
In relazione agli obiettivi sopra elencati,l ’attività di guida al tirocinio prevederà:
– l’aiuto nella predisposizione del programma e del progetto di tirocinio sul campo;
– la rielaborazione di situazioni che gli studenti sperimentano nell ’attività di tirocinio sul campo;
– l ’apprendimento della capacità di scrivere relazioni e registrazioni di verbali;
– l ’apprendimento delle tecniche di osservazione e conoscenza delle situazioni;
– l ’iniziale accostamento alla fase della valutazione delle situazioni degli utenti.

B)BIBLIOGRAFIA
Le indicazioni bibliografiche verranno fornite durante il corso.

C)AVVERTENZE
Sarà privilegiato l’uso di esercitazioni e di discussioni;si richiederà agli studenti la stesura di relazioni individuali e di gruppo.



3.Guida al tirocinio III (annuale)
ASS.SOC.CARLA MIGLIARINI

A)PROGRAMMA DEL CORSO
Obiettivi
– supportare lo studente nel percorso di conoscenza del servizio individuato per lo svolgimento del tirocinio sul campo;
– affiancare lo studente nell ’elaborazione e nella sperimentazione degli strumenti professionali utilizzati dall ’assistente sociale nell’attività di prevenzione,di programmazione e di presa in carico dell ’utenza;
– sostenere lo studente nel percorso di individuazione di una autonomia professionale;
– facilitare la comunicazione della singola esperienza di tirocinio e la discussione degli aspetti problematici sperimentati dallo studente.
Contenuti,modalità e strumenti dell ’attività
In relazione agli obiettivi sopraelencati,l ’attività di guida al tirocinio prevede:
– l’aiuto nella predisposizione del programma del tirocinio;
– la rielaborazione di situazioni che gli studenti sperimentano nell ’attività di tirocinio;
– l ’apprendimento della modalità di elaborazione della valutazione e del progetto di intervento nel processo di aiuto;
– l ’apprendimento delle competenze e degli strumenti utili all ’attività dell’assistente sociale nell ’esercizio della professione.

B)BIBLIOGRAFIA
Indicazioni bibliografiche verranno fornite durante il corso.

C)AVVERTENZE
Sarà privilegiato l ’uso di giochi di ruolo e di esercitazioni;si richiederà agli studenti la stesura di relazioni individuali e di gruppo.
Inoltre,saranno promossi incontri con assistenti sociali,esperti in aree tematiche,legate ad esperienze di tirocinio,per aiutare lo studente a connettere teoria e pratica e ad individuare le relazioni esistenti tra i vari insegnamenti.



4.Tirocinio sul campo I (annuale)
PROF.FRANCESCA MERLINI

A)PROGRAMMA DEL CORSO
Il tirocinio sul campo nel II anno di corso si propone i seguenti obiettivi:
– conoscenza del servizio in cui lo studente è inserito:dei suoi aspetti giuridico-istituzionali e organizzativo-programmatori,dell ’area socio-territoriale e della fascia di utenza di cui è competente del suo collegamento con la rete dei servizi pubblici e privato-solidaristici;
– conoscenza degli interventi effettuati dall ’assistente sociale come singolo professionista e in collaborazione con altre figure professionali (lavoro di équipe,collaborazioni intra-ed inter-organizzative,con soggetti e forze sociali del territorio);
– osservazione e comprensione della metodologia di intervento utilizzata dall’assistente sociale,con particolare riferimento al processo di aiuto, alla sua articolazione in fasi e,di queste,all ’analisi della domanda,alla conoscenza e valutazione della situazione,alla presa in carico e formulazione di un progetto di intervento o piano di lavoro concordato con l’utente;
– iniziale sperimentazione di alcuni compiti dell ’assistente sociale in rapporto con l ’utenza e coi servizi;
– apprendimento di modalità di documentazione professionale (elaborazione di relazioni,registrazione di colloqui,stesura di verbali,progetti e piani di lavoro).
Al raggiungimento di tali obiettivi si perviene attraverso:
– l ’inserimento dello studente in un servizio per un periodo di conoscenza e osservazione del servizio stesso, dell’area territoriale, dell’utenza e del lavoro dell ’assistente sociale,predisposto,organizzato e accompagnato dal tutor,che si fa carico della gestione complessiva dei contatti e dei rapporti con le sedi di tirocinio nei loro aspetti sia formali sia formativi;
– l ’elaborazione,al termine del periodo di inserimento e conoscenza,di un progetto di tirocinio,della stesura del relativo programma (contenuti,modalità,tempi,strumenti),della successiva realizzazione e verifica dello stesso;
– l ’elaborazione da parte dello studente,di una relazione sull ’attività svolta, che sarà oggetto di valutazione in sede d ’esame,assieme alle note valutative stese da supervisore e dal tutor.



5.Tirocinio sul campo II (annuale)
PROF.SIMONETTA FILIPPINI

A)PROGRAMMA DEL CORSO
Obiettivo del tirocinio sul campo nel III anno di corso è la sperimentazione diretta e graduale di tutte le funzioni professionali dell ’assistente sociale nell’ambito di un determinato servizio in cui si realizza il tirocinio,con particolare riferimento a:
– impegno nelle diverse fasi del processo di aiuto con presa in carico e gestione di situazioni di bisogno personali o comunitarie,sia in termini di rapporto interpersonale con individui,gruppi o istituzioni,sia di uso e promozione di risorse;
– collaborazione con altri operatori di uguale e diversa professionalità,intra ed extra-servizio;
– collaborazione nelle attività volte a promuovere risorse comunitarie, gruppi di auto-aiuto,associazioni ed organizzazioni istituzionali o di terzo settore presenti nella comunità locale;
– programmazione di interventi nell ’ambito del servizio di appartenenza con contributi specifici del servizio sociale attraverso la rielaborazione di dati,la concettualizzazione e la generalizzazione dei problemi e dell’esperienza,fornendo indicatori ed altri elementi informativi utili allo scopo;
– produzione di documentazione professionale e del servizio di tipo qualitativo e quantitativo:cartelle sociali,registrazione di colloqui o incontri con gruppi,verbali di riunioni,dati statistici.



CORSI DI INTRODUZIONE ALLA TEOLOGIA

L’Università Cattolica,in aggiunta agli esami previsti dal piano di studi per conseguire la laurea,richiede allo studente di sostenere tre esami di introduzione alla Teologia per il corso di laurea e due per il corso di diploma.
Questi insegnamenti intendono offrire una conoscenza critica,organica e motivata dei contenuti della Rivelazione e della vita cristiana, così da ottenere una più completa educazione degli studenti all ’intelligenza della fede cattolica.Ciò nella convinzione che “l’interdisciplinarietà sostenuta dall ’apporto della filosofia e della teologia,aiuta gli studenti ad acquisire una visione organica della realtà e a sviluppare un desiderio incessante di progresso intellettuale ” (Ex corde Ecclesiae,20).

PRIMO ANNO

Introduzione alla teologia dogmatica 1
PROF.SAC.ADRIANO DABELLANI

A)PROGRAMMA DEL CORSO
Il mistero di Cristo
1.La domanda religiosa oggi
2.Storia della salvezza e rivelazione di Dio;accoglienza di fede e ragione
3.Introduzione alla Sacra Scrittura
4.Teologia:introduzione e significato
5.Il Gesù storico
6.Predicazione del regno,miracoli e titoli cristologici
7.Il mistero pasquale:croce e resurrezione
8.La confessione della fede trinitaria
9.Universalità salvifica del Cristo e altre religioni

B)BIBLIOGRAFIA
F.ARDUSSO,Gesù Cristo.Figlio del Dio vivente,San Paolo,Cinisello Balsamo,1996.
G.COLOMBO,Perché la teologia?,La Scuola,Brescia,1989.
A.GONZALEZ NUNEZ,La Bibbia,gli autori,i libri,il messaggio ,San Paolo,Cinisello Balsamo,1994.
B.WELTE,Cosa è credere,Morcelliana,Brescia,1997.
Inoltre nel corso dell ’anno accademico il docente provvederà a distribuire la sua dispensa dal titolo:Il Dio trinitario.

C)AVVERTENZE
Il Prof.sac.Adriano Dabellani riceve gli studenti nel suo studio (Centro Pastorale dell ’U.C.) dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.00.

SECONDO ANNO

Introduzione alla teologia dogmatica 2
PROF.SAC.ADRIANO DABELLANI

A)PROGRAMMA DEL CORSO
Chiesa e sacramenti
1.Gesù all ’origine della Chiesa
2.Gli elementi costitutivi della Chiesa:il Vangelo,il sacramento,la carità
3.Le immagini della Chiesa
4.La chiesa comunione fraterna e apostolica
5.L ’iniziazione cristiana:il ruolo dei sacramenti e il compito della Chiesa
6.Chiesa,peccato e riconciliazione
7.Le scelte della maturità cristiana:matrimonio e consacrazione
8.La Chiesa e la società
9.La missione cattolica della Chiesa

B)BIBLIOGRAFIA
M.QUALIZZA,Iniziazione cristiana ,S.Paolo,Cinisello Balsamo,1996
S.PIÈ –NINOT,Introduzione alla ecclesiologia,Piemme,Casale Monferrato,1986
M.CHIODI,Morale fondamentale,Piemme,Casale Monferrato,1991
Inoltre nel corso dell ’anno accademico il docente provvederà a distribuire la sua dispensa dal titolo:La vita dono e mistero
Lettere encicliche di GIOVANNI PAOLO II,Evangelium Vitae e Veritatis Splendor

C)AVVERTENZE
Il Prof.sac.Adriano Dabellani riceve gli studenti nel suo studio (Centro Pastorale dell ’U.C.) dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.00.